ESTORSIONI AL CENTRO SANITARIO: ASSOLTO ALTOMARE

Natan Altomare
Natan Altomare

Estorsioni ai danni di un centro sanitario a Latina: è stato assolto perché il fatto non sussiste il faccendiere di Cori, Natan Altomare

Si è concluso oggi con sentenza di assoluzione per Natan Altomare uno stralcio dell’operazione “Don”t Touch”. Si tratta di due episodi denunciati nell’ambito dell’operazione che, a ottobre 2015, fece finire in carcere il clan retto da Costantino Di Silvio detto ”Cha Cha” e dai fratelli Angelo e Salvatore Travali.

In quel frangente, Altomare, tuttora processo nel procedimento ”Dirty Glass che vede alla sbarra tra gli altri Luciano Iannotta, venne arrestato dagli uomini della Squadra Mobile di Latina in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata dal Giudice per le indagini preliminari Giuseppe Cario del Tribunale di Latina, per due ipotesi di estorsione denunciate dal titolare di un centro sanitario di Latina, che aveva riferito di violente minacce per l’ottenimento di somme di denaro.

Tuttavia sin dall’immediatezza, la vicenda appariva ben diversa, secondo l’avvocato difensore Pasquale Cardillo Cupo, poiché è stato dimostrato di come le somme richieste fossero dei legittimi stipendi e che mai alcuna minaccia era stata posta in essere. La difesa ha prodotto copiosa documentazione che ha confutato l’accusa, tanto che – ricorda il legale – il Tribunale del Riesame ne ha ordinato subito la remissione in libertà.

Da quel momento – si legge in una nota dell’avvocato Cardillo Cupo – si susseguirono altre numerose produzioni documentali che confermavano la versione dell’Altomare, per il quale la Procura chiese per ben due volte l’archiviazione della vicenda, ricevendo tuttavia lo stop del Gip Cario che invece ordinava per Altomare l’imputazione coatta, in seguito alla quale l’Avvocato Cardillo Cupo chiedeva di procedere con rito abbreviato sulle carte in possesso della Procura che – ad avviso del penalista formiano – dimostravano l’innocenza del suo assistito.

Oggi la parola fine alla vicenda con l’assoluzione perchè il fatto non sussiste pronunciata dal Giudice per l’udienza preliminare, Giorgia Castriota, su conforme richiesta della difesa e della stessa Procura.

“La fine di una vicenda paradossale – ha dichiarato l’Avvocato Cardillo Cupo – che ha visto coinvolto un professionista per anni, sulla base di dichiarazioni pretestuose che avevano quale unico fine quello di non pagare degli stipendi legittimamente maturati, tanto da aver vinto nel corso degli anni l’Altomare tutte le azioni civili a tutela del suo credito. L’auspicio ora è che chi ha causato per mero interesse personale tutto questo venga penalmente giudicato con la severità che i calunniatori meritano”.

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