ELEZIONI SENZA ESCLUSIONE DI COLPI, IL CASO GAETA: IL SINDACO CONTRO LA NOTA DELLA PREFETTURA

Il Sindaco Cosmo Mitrano nella conferenza stampa in cui è stata presentata la donazione al "Dono SVizzero" di Formia

Abusi nella campagna elettorale e spazi occupati da chi è al potere: le tante segnalazioni a Gaeta rivolte al Prefetto di Latina

Ci sarebbe più di qualche segnalazione messa su nero su bianco e spedita in Prefettura a Latina per denunciare l’abuso mediatico che il sindaco starebbe perpetrando in spregio di norme ben precise relative alle limitazioni dei mezzi di comunicazione in virtù del suo ruolo di predominio istituzionale e strumentale, essendo attualmente in carica.

Vale infatti la pena precisare che esiste una pessima abitudine da parte delle amministrazioni locali uscenti, pronte a correre per le successive elezioni, per cui, essendo prima della nuova tornata elettorale nel pieno possesso degli strumenti e delle possibilità che naturalmente offre la gestione del Comune, puntualmente si ritagliano posizioni di privilegio e maggiore penetrazione nell’opinione pubblica, tuttavia risultando però totalmente fuori legge. E in effetti esistono disposizioni normative ben precise per limitare l’abuso, ovvero per evitare che essere in carica prima delle successive elezioni possa essere un privilegio nella comunicazione e dunque nella propaganda e dunque a danno della proposta democratica, non avendo gli altri candidati simili opportunità.

Basti citare le leggi 22 febbraio del 2000 e ancora la 25 marzo del 1993, che sanciscono rispettivamente il “divieto assoluto delle pubbliche amministrazioni di svolgere attività di comunicazione dalla data di convocazione dei comizi fino al voto”, e addirittura “il divieto a tutte le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di propaganda di qualsiasi genere, nei trenta giorni antecedenti l’inizio della campagna elettorale e per tutta la durata della stessa”. Ma vi è di più, infatti oltre a queste inequivocabili norme dell’ordinamento italiano, esiste persino una comunicazione proprio della stessa Prefettura, alla quale molti degli altri candidati si stanno rivolgendo per segnalare l’abuso, che appena qualche giorno fa mette nero su bianco le limitazioni da rispettare nel corretto esercizio della propaganda e della comunicazione in tempo di campagna elettorale titolando la nota: “Consultazioni elettorali del 2 giugno – Provvedimenti in materia di comunicazione politica”.

Ciò nonostante appare piuttosto chiaro, come chiare sono le prescrizioni normative e dello stesso Prefetto di Latina, che a Gaeta queste regole non siano affatto rispettate. Ma andiamo con ordine e vediamo il perché.

Anzitutto il 25 maggio scorso sarà proprio il sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano ad organizzare e svolgere una conferenza stampa in aula consiliare dove, tra innumerevoli auto celebrazioni e complimenti per la sua amministrazione, illustra i finanziamenti che lo Stato ha previsto per Gaeta, come se le due cose – ovvero la sbandierata bravura della sua amministrazione e i finanziamenti del PNRR – fossero legati. Ovviamente essendo inoltre lui stesso in prima linea in queste elezioni, le norme e le indicazioni della Prefettura sono andate a farsi benedire (vedi link di seguito).

Nemmeno il tempo di far scrivere le prime segnalazioni di contestazione, che appena poche ore dopo questo primo episodio, Mitrano si ripresenta in sala consiliare e, questa volta, addirittura in compagnia di un altro candidato al Consiglio comunale con la lista “Mitrano nel cuore”, Luca Gallinaro, suo ex assessore e fratello della dirigente al Bilancio Veronica Gallinaro – presente alla conferenza stampa di cui sopra – annunciano la donazione di un videocolonscopio pedriatico per il Dono Svizzero di Formia (vedi a questo link).

Appare del tutto evidente che questi due episodi siano non solo in violazione delle norme citate e delle comunicazioni del Prefetto, ma appaiono altresì come tutt’altro che indifferibili, e dunque dal chiaro scopo elettorale e propagandistico, peraltro con la presenza di un altro candidato al Consiglio comunale nella lista legata al primo cittadino. Particolarmente stonata poi persino la presenza del dirigente della Asl di Latina Sergio Parrocchia oltre che i continui riferimenti alla direzione della Cavalli, nessuno dei quali sembra conoscere le norme e le disposizioni prefettizie sopracitate.

Resta solo da domandarsi se la Prefettura è a conoscenza di quanto sta avvenendo a Gaeta, delle segnalazioni che ci risulta siano state presentate e soprattutto in che modo interverrà a sospendere l’abuso e con quali conseguenze per chi ha completamente disatteso chiare indicazioni del Prefetto.

Dopotutto non è nemmeno la prima volta che giungono segnalazioni di irregolarità. Nelle scorse settimane sono stati segnalati casi di anomalie nelle concessioni degli spazi per le affissioni elettorali ad altri candidati. Insomma mancano ancora due settimane, ma le elezioni di Gaeta sembrano essere una guerra senza esclusione di colpi. Anche i più bassi.

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