Sergio Sciaudone, candidato sindaco di Latina, interviene sulla gestione dei soldi derivanti da “Latina anche città di mare”
“Di tutti i capitoli del libro “Latina secondo Damiano” uno di quelli che ci appassiona di più è quello intitolato “Come perdere diciotto milioni di euro senza rendersene conto”. Ci riferiamo ovviamente al famoso bando delle periferie, quello per cui il Comune di Latina ha avuto dal governo un paio di proroghe per la presentazione della documentazione necessaria all’ottenimento del finanziamento.
L’ente risultava 14° in graduatoria con ben 78 punti, dovuti dalla somma dei progetti presentati per la riqualificazione urbana, ognuno di questi poteva ottenere un massimo di 25 punti. Dopo essere finita in ottima posizione nella graduatoria nazionale ed aver presentato la documentazione prevista dal bando, l’ex amministrazione comunale decide che uno dei progetti non è fattibile e non procedibile: il progetto in questione è quello che interessa Largo Peppino Impastato.
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Va da sé che saltando uno dei progetti salta anche il punteggio assegnatogli facendo scendere in graduatoria Latina e esponendo la città al rischio di perdere tutto o una parte del finanziamento e l’ente ad una richiesta di danni da parte della ditta che ha presentato il progetto. Dal 2016 al 2022 per tornare al punto di partenza. Insomma un libro ricco di suspance fino all’ultimo capitolo”.
Lo dichiara, in una nota, il candidato sindaco di Latina, Sergio Sciaudone (Solidarietà sociale).