EX AUTOLINEE DI LATINA: NO DEL COMUNE AL PROJECT FINANCING “SBILANCIATO” CHE PUNTAVA AI PARCHEGGI

Parcheggio interrato all’ex autolinee di Latina: il Comune boccia il progetto proposto dal privato e inserito nel cosiddetto “progettone” denominato “Latina anche città di mare”

“Latina anche città di mare”, il programma per il piano d’investimenti complessivo pari a 64.694.325 euro per il capoluogo, di cui 18 milioni coperti dal finanziamento statale, potrebbe essere a rischio. Il programma è connesso a diversi finanziamenti: 891mila euro di fondi comunali; 23.211.627 euro di fondi privati; 10 milioni di euro per progetti già attivati; 12.591.698 per ulteriori interventi programmati nell’ambito del Contratto di quartiere Porta Nord.

Il finanziamento di 18 milioni di euro derivante dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri è, invece, subordinato all’attivazione di una percentuale dei finanziamenti privati e, di conseguenza, alla realizzazione dei quattro progetti dei privati inseriti nel “progettone”: dalla riqualificazione del mercato alla piscina vicino alla Torre Pontina fino ad arrivare ai due parcheggi previsti nell’area delle ex Autolinee (Via Pio VI) o Largo Peppino Impastato e in quella dell’arena del Cinema Corso. A poter essere a rischio sono proprio i 18 milioni di euro dal momento che i quattro progetti dei privati sono sostanzialmente accantonati.

Da ultimo quello per il parcheggio in Via Pio VI, in zona ex autolinee (o Largo Peppino Impastato), denominato “Progettazione, realizzazione e gestione del parcheggio in Largo Peppino Impastato, con annessa area commerciale, riqualificazione dell’area esterna sovrastante e gestione dei posti a pagamento a raso della città“. Un project financing della durata di 23 anni proposto dalla ditta di Latina Gamma Immobiliare srl in un’area intitolata a un eroe antimafia che della lotta contro la speculazione aveva fatto un modus vivendi.

Ma cosa prevede il progetto della Gamma srl lo si evince dal provvedimento del procedimento di valutazione di fattibilità della proposta redatto dal Dirigente ai Lavori Pubblici del Comune Angelica Vagnozzi e dal Rup (Responsabile Unico del Procedimento) Ombretta Zappa pubblicato ieri 26 aprile in una sezione di “Amministrazione Trasparente” sul sito del Comune di Latina. Un provvedimento che boccia la proposta del privato.

La Gamma propone diverse cose sull’area in Via Pio VI: parcheggio interrato, area commerciale in copertura al parcheggio con box e verde attrezzato, superficie di copertura dei box commerciali attrezzata a verde; cessione di parte del costruito del parcheggio interrato (superficie di circa 600 mq) al Comune per uso archivio, e, soprattutto, gestione del parcheggio interrato e dei parcheggi a pagamento a raso esistenti sul territorio comunale di Latina. In sostanza, in cambio del lavoro in Largo Peppino Impastato da realizzarsi in 30 mesi, Gamma srl avrebbe voluto gestire per 23 anni non solo il parcheggio interrato da costruirsi in Via Pio VI ma proprio tutti i parcheggi a pagamento del Comune di Latina, inclusi quelli alla Marina di Latina e il multipiano di Latina Scalo (peraltro già a cura di un altro gestore privato: SCT Group s.r.l.).

I costi di investimento stimati dalla Gamma srl ammontano a quasi 11 milioni di euro, mentre i ricavi di gestione per gli stalli, le pubblicità nelle aree di parcheggio, le sanzioni per mancato pagamento sulle strisce blu, la rimozione veicoli e le concessioni di diritto di proprietà per il nuovo parcheggio e le superfici commerciali, vengono calcolati in oltre 73 milioni di euro a fronte di costi complessivi di circa 44 milioni di euro. Un affare, anzi un affarone inserito nel progettone.

Come altra faccia della medaglia, la Gamma srl, che opera nel settore dell’edilizia specializzata, prospetta per il Comune e la collettività alcuni vantaggi: la sistemazione di un’area pubblica (quella per l’appunto delle ex Autolinee) di 2.400 metri quadri, un aumento del numero degli stalli nel centro urbano e la riqualificazione del locale interrato da destinare all’archivio comunale. I servizi dei parcheggi sarebbero resi più appetibili dal proponente privato perché gestiti con il sistema integrato Chiavi-In-Mano (Turn-Key).

Tuttavia il Comune non ha colto i cosiddetti vantaggi ventilati dal privato, prefigurando nella relazione firmata dalla Dirigente dei Lavori Pubblici uno scenario in cui a rimetterci, come è più volte accaduto per i project financing approvati a Latina (su tutti metro e cimitero), è l’ente stesso e i cittadini. Innanzitutto, “i rischi previsti negli elaborati presentati dall’OE oggetto della presente valutazione non risultano sufficientemente approfonditi…nella matrice dei rischi risultano essere stati attribuiti all’amministrazione parte dei Rischi di costruzione, il Rischio di domanda, e quasi tutti i Rischi ulteriori“. Si tratta di rischi che, a detta del Comune, finirebbero sul suo groppone come, ad esempio, rischi di progettazione, di esecuzione dell’opera, di errata valutazione dei costi e tempi di costruzione, di inadempimenti contrattuali di fornitori e subappaltatori, di inaffidabilità e inadeguatezza della tecnologia utilizzata. Tutte circostanze sinistramente già viste nel progetto della Metro leggera.

Ciò che preoccupa, sul lato dei rischi, sono quelli dei maggiori costi – ossia quelli di “forza maggiore” – “il che esporrebbe l’Ente ad eventuali esborsi non quantificati né quantificabili e non risponde alle previsioni normative e alle indicazioni di settore e dell’ANAC, dato che trasferisce a carico pubblico rischi che rientrano nell’alea propria dell’attività imprenditoriale e che connotano il concetto stesso di imprenditore e di impresa“.

Nel progetto previsto da Gamma srl non vengono calcolati contributi pubblici da apportare. Un particolare che, a prima vista, potrebbe essere sufficientemente positivo. Solo che il privato, secondo la relazione dei Comune, prevede la concessione di appositi diritti di proprietà – 3.250 mq nell’ambito della superficie della nuova struttura da adibire a parcheggio, valore € 973.770; superfici commerciali per 1.350 mq circa, oltre a 9 box espositivi da 3 mq ciascuno (per un totale di 27 mq), valore di € 2.257.377. Vi è, poi, anche la concessione delle aree di sosta a pagamento di tutto il territorio comunale – incluso il parcheggio multipiano di Latina Scalo e la Marina.

Dunque a fronte di un contributo previsto dal project financing da erogare all’Amministrazione, pari a regime a un milione di euro all’anno, l’Ente si dovrebbe privare di diritti di proprietà per un valore totale di 3.231.077 euro, senza incassare per 23 anni i proventi derivanti da sanzioni e pubblicità derivanti dalla gestione dei parcheggi. Oltreché a dover corrispondere al privato, sul lato dei succitati rischi non calcolati, “somme non quantificate e non quantificabili che potrebbero sensibilmente diminuire se non azzerare il summenzionato previsto contribuito a favore dell’Ente“.

Ad ogni buon conto, il Comune ha riunito i vari servizi dell’Ente sollecitando i vari pareri. La bocciatura è pressoché unanime. No al progetto dal Servizio Finanziario e Partecipate, no dal Servizio Trasporti, no dal Servizio Politiche e Gestione del Territorio, no con distinguo dal Servizio Patrimonio (opportuno prevedere il 40% per parcheggi e superficie commerciale), no dal Servizio Decoro (c’è poco verde). Pareri arrivati tra gennaio 2021 e febbraio/marzo 2021. Ossia più di un anno fa.

Nelle conclusioni finali di un documento di 12 pagine, non proprio fruibile facilmente poiché caricato in una sezione del sito comunale per cui occorre una specializzazione in “speleologia” internettiana, la proposta viene quindi bocciata poiché “risulta, di tutta evidenza, un divario eccessivo tra costi-investimenti (circa € 54 mnl) e ricavi (circa € 73 mnl) e uno sbilanciamento a favore del proponente del rapporto costi/ricavi“. Sul lato economico finanziario, come detto, il Comune riceverebbe dal privato un milione all’anno ma non incasserebbe proventi per parcheggi e parcometri pari a circa € 1.949.102,16 l’anno, oltre a introiti da pubblicità e sanzioni e rimozioni, ed inoltre si priverebbe del diritto di proprietà di beni per un valore di € 3.231.077,00, nonché somme imprecisate per i rischi accollati all’Ente.

Stentorea la valutazione del Comune sul privato: “si rileva come il “core business” sembri essere l’acquisizione della gestione di tutti i parcheggi a pagamento presenti sull’intero territorio comunale, incluso il parcheggio multipiano di Latina Scalo e la Marina (attualmente gestiti da più OE affidatari), per i 23 anni della concessione piuttosto che la realizzazione di opere, vieppiù dato che non è possibile riscontrare alcun autentico nesso delle opere da realizzarsi (piazza, box commerciali, parcheggi) con il servizio di gestione dei parcheggi presenti su tutto il territorio comunale, nesso rilevabile per il solo parcheggio interrato a servizio del prospettato proposto intervento“.

Il disegno industriale della Gamma, quindi, si ritiene “non possa legittimamente configurare un Project Financing art.183 del D.Lgs 50/2016, poiché quest’ultimo ha come obiettivo diretto la realizzazione di lavori pubblici o di pubblica utilità”, e non il core business remunerativo e a senso unico dei parcheggi pubblici a pagamento.

“La proposta presentata – conclude il Comune – non coerente con il D.lgs. n. 50/2016 e con le disposizione di settore e indicazioni dell’ANAC” è “quindi, non fattibile e non procedibile“.

Al netto di ricorsi al Tar, il parcheggio interrato e la cosiddetta piazza commerciale all’ex Autolinee non si farà.

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