ELEZIONI A FORMIA TRA VELENI E SOSPETTI: LA MURA RICORRE AL TAR

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Amato La Mura

Elezioni comunali a Formia: l’ex candidato sindaco Amato La Mura e altri esponenti hanno presentato ricorrono contro i risultati che hanno portato alla vittoria l’attuale primo cittadino Gianluca Taddeo

Veleni, accuse, campagne social, “tentativi di broglio” e adesso anche un ricorso presentato al Tar, lo scorso 18 novembre, dall’ex contendente alla carica di Sindaco di Formia, Amato La Mura, più altri esponenti più o meno politici, o comunque dell’area che, alle scorse amministrative, ha appoggiato il medico formiano.

A ricorrere, oltreché al citato La Mura, anche Francesco di Nitto, Pietro Zerri, Antonio De Bernardi, Francesco Paolo Conte, Enrico d’Angelis, Marilena Terrieri, Giuseppe Racca e Giancarlo Asilo.

Il ricorso, presentato tramite l’avvocato Evaristo Maria Fabrizio, va contro Comune di Formia, Ufficio Centrale, Commissione Elettorale e Prefettura di Latina e nei confronti del Sindaco Taddeo e di tutti i candidati eletti alla carica di Consigliere Comunale nelle liste a suo supporto.

I ricorrenti chiedono l’annullamento del Verbale dell’Ufficio Centrale del 19 ottobre 2021 recante la proclamazione – a seguito di ballottaggio – del Sindaco del Comune di Formia e del Consiglio comunale e dei Verbali delle operazioni relative al turno di ballottaggio dell’Ufficio Elettorale.

Secondo i ricorrenti, le consultazioni sono state caratterizzate da numerose irregolarità – dalla mancata corrispondenza del numero di schede autenticate, alla presenza di schede elettorali con indicazione di candidati diversi rispetto a quelli acceduti al ballottaggio, alla sostituzione di un presidente di Commissione durante le operazioni di voto – che hanno inficiato la trasparenza e la correttezza dell’operato dei componenti del seggio elettorale e, per l’effetto, dell’intera tornata elettorale e che ha condotto ad un risultato che non corrisponde alla volontà espressa dagli elettori di Formia: la proclamazione a Sindaco dell’odierno controinteressato, difatti, è avvenuta in spregio alla normativa posta a presidio e tutela dell’accertamento della reale volontà degli elettori.

Diverse quindi le violazioni contestate e sottoposte all’attenzione del Tribunale amministrativo tra cui, ricordano i ricorrenti, l’episodio più grave avvenuto proprio durante il turno di ballottaggio che ha visto vincere Taddeo su La Mura per un’incollatura: appena 38 voti.

Ma a quale episodio fanno riferimento i ricorrenti? Si tratta della circostanza per la quale il Presidente di un seggio del quartiere San Pietro-San Giulio, alla scuola “Mattei”, fu sostituito per alcune irregolarità nello svolgimento delle operazioni di voto. Da ciò che risultava, al momento del voto, si sarebbero trovate nel seggio schede elettorali di persone non presenti fisicamente. Il rischio è che quelle schede elettorali fossero lì per un voto non consapevole su questo o quel candidato. “Il Presidente della sezione – sottolineano nel ricorso al Tar gli esponenti politici – sarebbe stato colto dalla forze dell’ordine che si trovavano a presidio della scuola elementare “Mattei” (ove era ubicato il seggio) in un tentativo di “broglio” (si ritiene opportuno, in questa sede, utilizzare il condizionale e lasciare che la verità venga accertata nelle opportune sedi).

Come ricordano i ricorrenti, le operazioni elettorali sarebbero state interrotte per ben 2 ore sino a quando (e questo si evince dalle dichiarazioni pubbliche rilasciate dalla dott.ssa Tizzano, Commissario prefettizio del comune di Formia(, il Vice Presidente della sezione è stato nominato Presidente e le operazioni elettorali sono potute proseguire.

A quanto riportano nel ricorso gli esponenti politici, in ragione del subbuglio creato dalla vicenda, molti elettori furono scoraggiati dall’andare ad esprimere la propria preferenza anche perché vi era un enorme afflusso di giornalisti e candidati attorno al plesso (che ospitava ben 3 sezioni). Dunque, alcuni cittadini hanno desistito e non hanno potuto esercitare liberamente il proprio diritto di voto.

Inoltre, lamentano i ricorrenti, a seguito del presunto broglio elettorale, è stata condotta una grave campagna diffamatoria ai danni del candidato La Mura e della sua coalizione che si è protratta sino alla chiusura dei seggi.

Molti dei candidati e dei sostenitori dell’attuale Sindaco Taddeo – spiegano nel ricorso al Tar -, tramite una campagna d’odio via social hanno iniziato a diffondere false notizie circa il coinvolgimento del candidato La Mura, fino a far circolare – addirittura – la notizia di un presunto arresto del dott. La Mura. Tali notizie sono state diffuse da alcuni dei candidati della coalizione del Sindaco Taddeo anche tramite le c.d. “note audio” fatte circolare tra gli elettori con l’applicazione di messagistica istantanea WhatsApp

È evidente, allora – concludono i ricorrenti – la gravità del comportamento perpetrato: tale contegno rende finanche non peregrina l’ipotesi che l’accusa di brogli sia stata operata nell’ambito di una strategia volta a delegittimare il candidato sindaco odierno ricorrente e che la dovuta attività di indagine svolta dalle forze di pubblica sicurezza sia stata a tal fine strumentalizzata.

Dopo Latina, dove alcuni candidati della lista di Zaccheo Sindaco hanno presentato un ricorso contro l’elezione di Damiano Coletta (vi è persino un candidato che appoggiava l’attuale sindaco che ha presentato a sua volta un ricorso per un conteggio di voti conteso), anche a Formia si fa largo un altro esposto che potrebbe cambiare l’esito del voto con uno strascico di veleni che non accenna a finire.

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