Droga e armi in casa: Mirko Ranieri e Vittorio Bonanni ammettono gli addebiti contestati, il gip ha convalidato gli arresti
La Polizia di Latina lo aveva arrestato nella tarda serata dell’8 gennaio, avendo scoperto in loro possesso tre pistole, un fucile e più di mezzo chilo di sostanza stupefacente. Sono stati gli agenti della Squadra Volante a mettere le manette al 21enne Ranieri e al 62enne Bonanni, entrambi pregiudicati, e con un passato, per quanto riguarda il più giovane, ritenuto di prim’ordine nel mondo della criminalità pontina.
Ranieri, infatti, è figlio di Marco e fratello di Manuel, tutti e tre coinvolti in molteplici fatti criminali negli anni, e persino vittime di un attentato (Marco Ranieri fu gambizzato nel 2008).
Mirko Ranieri, insieme al fratello Manuel, è stato condannato in via definitiva per l’omicidio Giuroiu per il quale, all’inizio, furono coinvolti anche i fratelli Travali accusati di aver sequestrato il rumeno, successivamente “giustiziato” dai due Ranieri e il complice Ginga per un fatto riguardante una ragazza.
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Oggi, Ranieri e Bonanni, in realtà un insospettabile per quanto riguarda la custodia di armi e droga, sono stati interrogati dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Latina, Giorgia Castriota, che ha convalidato l’arresto per entrambi. Mirko Ranieri ha ammesso che la droga rinvenuta era sua, mentre Bonanni ha spiegato che le armi gli erano state fornite da un vicino di casa in seguito deceduto.
La sostanza stupefacente era stata trovata nella zona dietro il Tribunale di Latina, tra Via Monti e Via Terenzio, dove il giovane Ranieri (condannato a 8 anni per l’omicidio succitato) era stato notato dai poliziotti entrare e uscire in pochi minuti da una casa popolare di sua proprietà, ma occupata da Vittorio Bonanni. L’azione repentina aveva insospettito gli agenti e la Volante aveva fermato l’autovettura su cui viaggiava Ranieri.
Sotto il sedile di guida, è stato trovato un panetto di circa un etto di hashish, motivo per il quale è scattata immediata la perquisizione dell’abitazione da cui il giovane era stato visto uscire. Successivamente, gli agenti hanno perquisito la casa dove Ranieri risulta domiciliato, al Lido di Latina dove hanno trovato altra droga e circa 10mila euro in contanti.
Il quantitativo maggiore di droga, però, è stato trovata nella prima casa abitata dal sessantaduenne Bonanni: mezzo chilo tra hashish e marijuana e una decina di grammi di cocaina nonché tutti gli immancabili accessori utili al peso e al confezionamento dello stupefacente. Oltre alla droga, anche le armi di cui Ranieri ha detto di non sapere niente.