DROGA E CRIMINE: SORVEGLIANZA SPECIALE PER VALENTINA TRAVALI

Scatta la sorveglianza speciale per la 37enne di Latina, Valentina Travali, al momento a giudizio nel processo “Reset”

Ieri, 1 giugno, i Carabinieri del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo di Latina, diretti dal tenente colonnello Antonio De Lise, hanno notificato un decreto di applicazione della misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, emesso dalla Sezione III Penale, Sezione specializzata – misure di prevenzione del Tribunale Civile e Penale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica di Latina, alla 37enne pontina, Valentina Travali.

Sorella dei fratelli Angelo e Salvatore Travali, tutti e tre a giudizio nel processo “Reset”, nel quale ai due uomini viene contestata l’associazione mafiosa, Valentina Travali è “ritenuta pericolosa in quanto persona che vive abitualmente con i proventi di attività delittuosa e dedito alla commissione di reati che pongono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica”.

Valentina Travali: la 37enne è presente nel video (l’immagine è tratta da lì) dove giovanissimi, tra cui un nipote dei Travali, inneggiava a malavita e gang. Nei versi finali della canzone, l’auspicio che i fratelli Travali, Angelo e Salvatore, escano dl carcere. Dal 17 febbraio 2021, con l’operazione Reset, al Clan Travali/Cha Cha è contestato il 416 bis

L’attività di indagine, eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo sotto la direzione della Procura pontina, ha consentito di dimostrare come la donna, figlia di Maria Grazia Di Silvio, sin da quando era poco più che maggiorenne, quasi senza soluzione di continuità, sia stata una persona dedita ad attività delittuosa quali reati di estorsione, in materia di armi e di stupefacenti.

Il provvedimento obbligherà Valentina Travali, per i prossimi 3 anni, a non allontanarsi dal comune di residenza o abituale dimora, a non uscire dalla propria abitazione nell’arco orario compreso dalle 21.00 alle 06.30, a darsi immediatamente alla ricerca di un lavoro ed a non associarsi a persone che hanno subìto condanne e sono sottoposte a misure di prevenzione. Il procedimento versa in fase cautelare, con la conseguenza che per il sottoposto alla misura vige il principio di presunzione di innocenza.  

Al momento la 37enne è detenuta in carcere. Da anni, la donna rientra nello scacchiere criminale pontino, essendo stata coinvolta in svariati processi per cui ha rimediato diverse condanne, tra cui quella derivante dai noti procedimenti “Alba Pontina” e “Status Quo” e anche per la vicenda del famigerato video rap.

Per quel video, Valentina Travali, ritratta a contare i soldi, ha pagato con un paio di condanne: una per spaccio di droga e l’altra per il possesso di una penna pistola. La 37enne fu arrestata per la sua attività di pusher, ad esempio con l’inchiesta “Alba Pontina” che evidenziò come, pur appartenendo a un sodalizio rivale, quello retto dai fratelli Travali e Costantino “Cha Cha” Di Silvio, fosse stata messa sotto controllo dal Clan Di Silvio di Campo Boario. Per quei fatti, la donna è stata condannata in Appello a 2 anni e 2 mesi. Nel processo “Status Quo”, la donna ha rimediato in primo grado una condanna a 7 anni e 7 mesi col rito abbreviato. La sua attività principale, come emerso in tutti i procedimenti, era quella di pusher.

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