Latina: arrestato dagli agenti della Squadra Mobile, è comparso davanti al giudice per l’udienza preliminare il 27enne pontino
Finito in manette lo scorso 10 maggio 2022, quando gli agenti della Squadra Mobile di Latina lo avevano tratto in arresto, in flagranza di reato, per il reato di detenzione di armi e sostanze stupefacenti, il giovane incensurato di Latina di 25 anni, Stefano Barroccu, in passato fermato dai Carabinieri dopo un inseguimento, è stato giudicato col rito abbreviato dal Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Maria La Rosa.
Difeso dall’avvocato Cardillo Cupo, Barroccu doveva rispondere di spaccio di droga, detenzione illegale di armi di fuoco, ricettazione. Il Gup La Rosa ha condannato il giovane latinense a 4 anni di reclusione concedendogli gli arresti domiciliari dove sconterà la pena. Il Pubblico Ministero aveva chiesto una condanna a 5 anni e mezzo.
Il suo arresto si originò in un ambito di attività investigative per cui la Squadra Mobile aveva avuto notizia che il giovane avesse detenuto illecitamente armi o esplosivi nella propria abitazione sita nella periferia di Latina.
Sin da subito, come ricostruito dagli inquirenti, il ragazzo aveva mostrato nervosismo e insofferenza al controllo di polizia, soprattutto dopo che era stato reso edotto che si sarebbe proceduto a perquisizione presso la sua abitazione.
All’interno della proprietà, nella camera da letto, infatti è stato rinvenuto denaro contante, circa 3000 euro, e la chiave di un portoncino che consentiva l’ingresso all’unità abitativa attigua. In questo posto, sono stati sequestrati circa 80 grammi di cocaina e altro materiale.
La perquisizione è continuata all’interno del ricovero per animali adiacente all’immobile e nella cantina ad uso esclusivo dell’abitazione, sono stati trovati e sottoposti a sequestro una pistola Beretta calibro 7,65 ed un fucile calibro 20, armi provento di furto, nonché una pistola clandestina cal. 22 “short” in quanto priva di punzoni e matricola, completa di caricatore ed un silenziatore in metallo. L’attività di ricerca ha permesso, ancora, di scovare più di 300 munizioni di vario calibro, oltreché ad un ulteriore e consistente quantitativo di droga, di cui mezzo chilo di hashish e 200 grammi di marjuana.