DONO SVIZZERO CASI COVID NEI REPARTI: CHIUSO ORTOPEDIA. VILLA SCRIVE A CASATI

Paola Villa e Giorgio Casati
Paola Villa e Giorgio Casati

Reparto di ortopedia dell’Ospedale “Dono Svizzero” di Formia chiuso per Covid: la Asl ha disposto la sanificazione in seguito al contagio di alcuni operatori sanitari

I ricoveri nel Reparto Ortopedia sono stati sospesi ed è a rischio il Reparto Medicina. In entrambi sono stati riscontrati, tra infermieri e operatori, 12 persone positive al Covid-19.

Dopo aver appreso la decisione dell’Asl di chiudere il Reparto Ortopedia, il sindaco di Formia Paola Villa ha scritto al Direttore Generale dell’azienda sanitaria locale Giorgio Casati, al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e all’Assessore alla Sanità regionale Alessio D’Amato, oltreché al Comando Compagnia Carabinieri dei Nas.

Ciò che rileva il sindaco Villa è la contaminazione dei percorsi ospedalieri. “Nella giornata odierna (ndr: ieri) – scrive – sono stata informata che è stato chiuso l’intero reparto di ortopedia del Dono Svizzero di Formia. Tale provvedimento è stato reso necessario per effettuare una sanificazione ed un ripristino dei luoghi a seguito di contaminazione per COVID-19. Si registra, inoltre, un ingente numero di personale sanitario tra medici, infermieri e o.s.s., sia del reparto in questione sia dell’intero ospedale, contagiato e pertanto in contumacia a casa e/o nello stesso nosocomio“.

A seguito della chiusura del reparto – prosegue Villa nella missiva – tutti i pazienti dell’ortopedia sono stati trasferiti nel reparto di chirurgia con la necessità di utilizzare infermieri e personale proveniente da altri reparti per sopperire alle carenze causate dai contagi registrati in ortopedia“.

Tuttavia, rivela il primo cittadino dimissionario “i percorsi per giungere da Medicina d’urgenza (individuato come reparto COVID dalla Direzione Sanitaria), a Radiologia restano in una situazione di grave promiscuità per cui tutti i pazienti indistintamente seguono, nell’Ospedale Dono Svizzero di Formia, lo stesso percorso siano essi “covid” o “non covid“.

Villa, che in passato aveva parlato di “scelta scellerata” in riferimento al fatto di aver individuato, da parte della Regione Lazio, il “Dono Svizzero” come struttura presente nella rete ospedaliera Covid, ricorda al Dg dell’Asl Casati che la situazione di promiscuità tra pazienti Covid e non Covid era stata oggetto di una precedente nota dell’amministrazione formiana rivolta all’Asl il 7 novembre scorso e che questa, tramite il Dg Casati, aveva rassicurato “sulla differenziazione tra percorsi “covid e “non covid” e sulla qualità delle prestazioni ospedaliere“. Una rassicurazione che, considerato il caso dei contagi tra Reparti, non diminuisce la preoccupazione, soprattutto tra pazienti e operatori.

Come Sindaco della Città di Formia – conclude Villa chiedendo a Casati un sopralluogo congiunto nella struttura ospedaliera formiana – evidenzio una grande criticità e una severa compromissione delle prestazioni medico-chirurgiche dell’intero nosocomio e con possibili serie conseguenze nell’assistenza sanitaria di un intero comprensorio“.

Una posizione, quella della Villa, ribadita stamani dai suoi canal social: “Egregio direttore il mio incarico da sindaco il 20 di questo mese probabilmente finirà, ma fino ad allora sarà mio preciso dovere dare voce a chi tra tutti quei camici bianchi non gli è consentito parlare, non gli è consentito essere ascoltato, non gli è consentito dissentire apertamente, la mia voce sarà a loro disposizione fino alla fine, perché in quella trincea ci sono loro e non altri“.

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