DIVIETI, CONCORSI E LEGGI SBLOCCA-ASSUNZIONI: LA VICENDA DI 4 DIRIGENTI DELLA PROVINCIA DI LATINA

Provincia di Latina
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Assunzioni in Provincia di Latina: un decreto legge del 2012 che vietava, un concorso per dirigenti del 2013 svolto nonostante tutto, la Corte dei Conti e la legge che a distanza di sei anni sblocca posizioni e graduatoria

Delle assunzioni nell’Ente di Via Costa, conosciuto ai più come Provincia di Latina, Latina Tu si è occupata recentemente sollevando i casi del figlio dell’assessore di Minturno, della giovane vicina al PD e dell’uomo in quota Tiero (attuale capo di Gabinetto del Presidente Medici): posti di lavoro o salti di categoria elargiti tramite il cosiddetto articolo 90 che permette al Presidente della Provincia (ai sindaci ecc.) di poter assumere secondo canoscenza come ammonirebbe Dante, sperando anche in scienza.

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Ma è un “vatti a fidare” perché a leggere le ultime assunzioni dello staff del Presidente della Provincia Carlo Medici, c’è la chiara presa d’atto che la ratio è quella di soddisfare equilibri di partiti e maggioranza i quali sostengono l’attuale Sindaco di Pontinia.

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Eppure, al netto di una palese inopportunità, niente è stato fatto contra legem o esautorando ruoli e cariche. Tutto permesso, si capisce, nel mondo senza peli sullo stomaco della politica pontina.
Diverso è il caso di quattro dirigenti della Provincia, allorché il Dirigente del Settore Risorse Umane e Politiche della Scuola Patrizia Cinquanta, insieme al Responsabile del Servizio Programmazione, Maria Galeno, ne ha sbloccato l’assunzione a tempo indeterminato tramite determina dirigenziale del 20 febbraio scorso, utilizzando una vecchia graduatoria risalente a un concorso svolto nel 2013. Sette anni prima.

A seguito della determina delle Risorse Umane, dopo circa un mese, il 26 marzo scorso, il Presidente Medici ha firmato il decreto presidenziale con cui assegnava la titolarità degli incarichi a quei quattro dirigenti vincitori di concorso e in attesa, attribuendo all’avvocato Claudia Di Troia il settore Avvocatura, al dottor Francesco Carissimo il settore Bilancio, alla dottoressa Francesca Kretly il settore Affari Generali e, infine, al dottor Ciro Ambrosino il settore Risorse Umane e Politiche della Scuola. I quattro avevano partecipato al concorso sunnominato, che fu indetto a maggio 2013 ed ebbe luogo il 20 novembre 2013 presieduto da Bernardino Quattrociocchi, manager, negli anni, di varie partecipate a trazione pubblica in provincia, e Professore ordinario di Economia e gestione delle imprese all’Università “La Sapienza” di Roma.

Talché, nella graduatoria finale approvata a dicembre 2013, primeggiò l’avvocato Di Troia, la cui assunzione però fu bloccata poiché, a ottobre 2013, intervennero la legge 125 e una deliberazione delle Sezioni autonome riunite della Corte dei Conti (interpellata dalle Province di Parma e Ferrara) le quali stabilirono ancora vigente l’allora divieto di assunzione a tempo indeterminato nelle Province. Tale divieto fu introdotto da un Decreto Legge del 2012, il numero 95, il quale all’articolo 16 (comma 9) stabiliva che “nelle more dell’attuazione delle disposizioni di riduzione e razionalizzazione delle Province è fatto comunque divieto alle stesse di procedere ad assunzioni di personale a tempo determinato“.

Ecco perché, più di qualcuno si domanderà, come mai se vigevano questi vincoli di assunzione a tempo indeterminato, peraltro in un momento politico (2012-2013) in cui le Province sembravano dovessero scomparire (è del 2014 la Legge Delrio che le ha riformate in quel corpaccione strano che sono ora), l’allora Provincia guidata dall’ex Presidente Armando Cusani indiceva un concorso a maggio 2013 per poi svolgerlo a novembre e approvarlo a dicembre dello stesso anno?

Fatto sta che il concorso si fece e ad arrivare prima fu l’avvocato Claudia Di Troia seguita dagli altri 3 assunti, da marzo, ciascuno nelle posizioni sunnominate, stante l’eventualità che la seconda classificata è nel frattempo venuta a mancare e il quinto, Massimo Monacelli, rimane saldo nella sua posizione di Dirigente “Cura, Qualità del Territorio e Sostenibilità Ambientale” del Comune di Gaeta (gli è subentrato Ciro Ambrosino).

Ma allora come hanno fatto dirigente e Presidente della Provincia, rispettivamente, ad assumere (20 febbraio 2020) – e ad assegnare loro i ruoli (26 marzo 2019) – Di Troia, Carissimo, Kretly e Ambrosino se vigeva il divieto di farlo? L’avvocato Di Troia, senza aspettare le pastoie burocratiche, ha proceduto ad adire le vie legali chiedendo di essere assunta e, nelle more della causa civile intentata all’Ente, le due parti – Di Troia e Provincia di Latina – sono arrivate ad un accordo con un verbale di conciliazione datato 2019.
Per gli altri, come spesso accade in Italia, è spuntata una legge che non è ad personas (è valsa per chissà quante persone in attesa di essere assunte nei vari enti provinciali italiani) ma pare molto affine a una generalizzata sanatoria che ha permesso all’Ente di procedere all’assunzione dei dirigenti, in un organismo come quello provinciale il quale, a dispetto di ciò che la vulgata intende è ancora vivo e vegeto (dal Nord fino al profondo Sud), dispone provvedimenti e autorizzazioni, e qualche soldo lo fa girare.

La legge sblocca assunzioni, che anche l’avvocato Di Troia ha richiamato nel contenzioso con la Provincia, è intervenuta con la legge di bilancio 2018 e il decreto legge 2019 (numero 101) che consente alle pubbliche amministrazioni lo scorrimento delle graduatorie approvate tra l’1 gennaio 2012 e il 31 dicembre 2015, ossia l’intervallo temporale in cui ricade il concorso dei dirigenti. Con buona pace dei tanti vincitori di concorsi pubblici che in Italia hanno atteso invano o continuano ancora ad attendere (va specificato che i quattro dirigenti, nell’attesa che la legge sbloccasse le assunzioni, erano comunque alle dipendenze di un ente pubblico; tradotto: non morivano di fame disoccupati).
Tuttavia un dubbio, nel Paese dei cavilli e delle giurisdizioni, permane: poteva essere svolto un concorso per dirigenti nel 2013 quando c’era un divieto assoluto di assumere a tempo indeterminato?
Alla prossima legge.

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