Alcuni rappresentanti del Comitato civico spontaneo di Borgo San Michele hanno partecipato all’incontro on line promosso da LBC circa la questione del sito che era stato individuato come possibile discarica sulla Migliara 45. Per Latina Bene Comune l’esito dell’incontro è stato stato positivo, di diverso avviso il Comitato
Nonostante un comunicato di Latina Bene Comune che dava conto di un risultato positivo relativamente all’incontro tra amministrazione e cittadini, non la pensa così il Comitato di Borgo San Michele che, invece, contesta il tempo perso dall’esecutivo Coletta che non ha inviato ancora la relazione tecnica Amodio-Libralato che ha posto una pietra tombale sulla decisione scaturita dalla Conferenza dei Servizi della Provincia di Latina datata 20 gennaio che aveva individuato, nel sito sulla Migliara 45, vicino allo stabilimento Heinz-Plasmon, la nuova discarica di inerti.
È stato apprezzato il tentativo di fare chiarezza da parte del Sindaco di Latina – scrivono in una nota i militanti del Comitato spontaneo di Borgo San Michele – in particolar modo l’ottimo lavoro svolto dai tecnici incaricati, il geologo Amodio e il geometra Libralato.
Tuttavia – afferma il coordinatore Alessio Pagliari – “abbiamo purtroppo appreso che alla data del 16 marzo non è stato ancora inviata copia della relazione al Commissario ad-acta a cui spetta la decisione finale”.
Il Comune di Latina si è limitato ad inviare i documenti solo alla Provincia di Latina e alla Regione Lazio ma non alla figura preposta dal Tar per la decisione finale.
“Si è perso tempo prezioso – dichiara l’Arch. Antonio D’Onofrio – il Comune, nella persona dell’Assessore Bellini, si è però impegnato ad inviare entro due giorni la relazione al Commissario. Noi restiamo in attesa di un riscontro“.
L’Ingegnere Dusseldori, membro del Comitato spontaneo, ha comunque fatto presente che il lavoro svolto della Provincia nell’individuazione del sito in questione non ha tenuto in considerazione tutti gli aspetti previsti dalla normativa vigente, quindi, si poteva e doveva fare di più per evitare tutta questa “storia”. Il Comitato civico, pertanto, contesta la posizione degli esponenti LBC del Comune di Latina come “modello Latina” nella gestione della vicenda.
“Non ci sembra corretto infatti – conclude Pagliari – che la Provincia di Latina e il Comune di Latina non abbiano fin da subito tenuto conto degli studi già presenti in quell’area, di tutte le criticità e peculiarità dell’area, nonché la presenza di abitazioni e importanti aziende limitrofe. In questo modo si sarebbe evitato tutto questo allarmismo fra i cittadini ed imprenditori della zona. In ogni caso, fino a quando il Commissario non metterà parola fine alla vicenda, non ci sentiamo sicuri e continueremo a vigilare e far sentire la nostra voce in tutte le sedi opportune”.