La Regione Lazio convoca il Comune di Latina per decidere sull’aumento di 38mila metri cubi nella discarica di Borgo Montello
A rilevarlo, sul blog pontiniaecologia.blogspot.com, è Giorgio Libralato, portavoce e consulente del Comitato di Via Monfalcone, da sempre strenuo difensore degli abitanti che da decenni vivono di fronte alla quarta discarica d’Italia.
Chiusa da tre anni la discarica, ma con il rischio che riapra sia per il nuovo Piano Rifiuti regionale, sia perché le richieste di uno dei gestori degli invasi, Ecoambiente, riconducibile al corpaccione delle attività del gruppo Cerroni, insistono sull’area che un tempo fu a controllo (diretto o indiretto) dei Bardellino e degli Schiavone.
La conferenza dei servizi decisoria “sulla modifica sostanziale consistente nel recupero di volumetrie pari a circa 38.000 mc, nel lotto B della discarica di Borgo Montello” è stata indetta il 22 gennaio prossimo presso la Regione Lazio in Via del Tintoretto. Un vero e proprio cortocircuito dal momento che, sempre in quella conferenza del 12 dicembre, la medesima Regione Lazio, riunita al tavolo della conferenza dei servizi indetta dal Comune di Latina, aveva preso atto che la “mancata procedura di bonifica non consente di procedere all’esame della richiesta avanzata dalla società Ecoambinete di recuperare una volumetria di 38mila metri di rifiuti nel lotto B della discarica di Latina da essa gestita”. Parole e musica di Massimo Toccacieli, dell’area Rifiuti della Regione.
Da poche ore, invece, la doccia fredda. Un caso piuttosto evidente del fatto che la mano destra non sa cosa faccia la sinistra.