DISCARICA DI BORGO SAN MICHELE: IN CONSIGLIO COMUNALE PASSA LA MOZIONE PER IL NO

Comitato civico Borgo San Michele
Foto pubblicata nel gruppo Facebook del Comitato civico Borgo San Michele. Qui è l'area scelta in conferenza dei sindaci per la nuova discarica di Latina. L'area è stata inserita nel documento preparato dai tecnici della Provincia di Latina: dopo le valutazioni tecniche, sono rimasti 8 comuni della provincia di Latina papabili ad ospitare il nuovo deposito di rifiuti inerti. L'area era stata suggerita già da diversi mesi, almeno da giugno-luglio, da parte del Consorzio Roma-Latina

Sito di stoccaggio a Borgo San Michele, in Consiglio comunale passa la mozione per il No proposta da LBC. Esultano i Comitati civici che ora attendono anche di passare lo scoglio della decisione in capo al Commissario ad Acta che dovrà individuare il sito o i siti dove stoccare i rifiuti cosiddetti inserti nella provincia di Latina

Oggi il consiglio comunale ha approvato la mozione, proposta dalla maggioranza di Latina Bene Comune, sul No al sito di stoccaggio nella zona della Migliara 45. Fondamentale per arrivare a questo atto, il parere tecnico dei consulenti del Comune di Latina, che nelle settimane scorse hanno effettuato una valutazione oggettiva dell’area. Non ci sarebbero infatti le condizioni sufficienti di protezione ambientale, come si spiega nel testo stesso della mozione: “Il sito non è in grado di garantire l’azione dei sistemi naturali in caso di default dei sistemi ingegneristici/tecnologici”; inoltre le acque del sottosuolo drenano verso il mare ed “eventuali infiltrazioni di inquinanti porterebbero a migrare la contaminazione verso siti di alto valore ambientale e investirebbero siti produttivi che utilizzano la risorsa idrica sotterranea nei propri cicli produttivi”, oltre a comportare “un forte deperimento o persino la perdita totale delle fondamentali funzioni ambientali ed ecologiche del Fosso della Novella e del Rio Martino”; l’area individuata infine non garantirebbe la distanza minima di 500 metri dalle case.

L’intento della mozione approvata è dunque quello di respingere l’ipotesi di un sito di stoccaggio in quell’area e di trasmettere a tutti gli organi interessati – Provincia di Latina, Regione Lazio e Commissario ad acta indicato dal Ministero della Transizione ecologica – la relazione tecnica con le problematiche e le incompatibilità evidenziate, ed anche “di voler proseguire il percorso di programmazione e chiusura del ciclo dei rifiuti secondo quanto già concordato in sede provinciale e nella conferenza dei sindaci, richiamando tutti i territori coinvolti ad un comportamento efficace e responsabile”.

Questa mozione – spiega la presidente della commissione Ambiente, Loretta Isotton, nonché firmatario dell’atto insieme agli altri consiglieri comunali Gianni Rinaldi, Gabriella Monteforte, Emanuele Di Russo e Antonino Leotta – è nata dopo la relazione tecnica dei due esperti e dopo l’ascolto dei cittadini residenti e dei sindacati della Plasmon, si manifesta il nostro No al sito di stoccaggio in questa area, perché non presenta le caratteristiche idonee previste anche dal piano provinciale industriale sulla chiusura del ciclo dei rifiuti. Questo non ci esime dalla responsabilità di essere aperti e propositivi rispetto alla individuazione di altri luoghi, che non obbligatoriamente devono essere trovati sul territorio comunale se non ci sono le caratteristiche idonee. La soluzione deve essere trovata comunque nel contesto provinciale, perché dobbiamo considerarci una comunità responsabile e consapevole che sa trovare soluzione. I confini comunali esistono solo sulle carta: in realtà nei territori non abbiamo confini così netti tra un comune ed un altro, perché se pensiamo alle acque esse si spostano velocemente da un territorio comunale ad un altro e giungono al mare, e il mare è di tutti. Così per le falde e l’aria sono entrambe soggette per la loro natura a spostarsi con il pericolo di inquinamento nel circondario o anche a molta distanza. Sarebbe sempre opportuno considerare più siti almeno due, ma meglio tre, distribuiti nelle varie aree della provincia”.

TESTO DELLA MOZIONE – IL CONSIGLIO COMUNALE PROPONE DI DELIBERARE

Alla luce del parere tecnico richiesto dal Sindaco, così come dichiarato nell’assemblea dei Sindaci della Provincia tenutasi il 20 gennaio 2021, considerato che il sito ubicato in prossimità della Migliara 45 non viene ritenuto dai tecnici incaricati, in base alla normativa vigente, idoneo quale sito di stoccaggio definitivo, per le motivazioni di seguito sintetizzate:

1) il sito non presenta caratteristiche e condizioni geologiche ed idrogeologiche in grado di conferire un benché minimo sistema di protezione naturale, con particolar riguardo alla tutela della risorsa idrica, e non è quindi in grado di garantire l’azione dei sistemi naturali in caso di default dei sistemi ingegneristici/tecnologici;

2) le acque presenti nel sottosuolo drenano naturalmente in direzione sudovest; eventuali infiltrazioni di inquinanti porterebbero a migrare la contaminazione verso siti di alto valore ambientale (Parco Nazionale del Circeo, fascia costiera) e investirebbero siti produttivi che utilizzano la risorsa idrica sotterranea nei propri cicli produttivi;

3) la localizzazione, la dimensione e la geometria dell’area individuata unitamente all’antropizzazione del territorio esaminato, non consente in alcun modo di garantire la prescritta distanza minima tra l’eventuale impianto (ovunque posizionato all’intero dell’area individuata) e le c.d. case isolate, indicata (sia dalla Regione che dalla Provincia) in 500 metri;

4) il posizionamento di un impianto nell’area indicata nel documento della Provincia, comporterebbe un forte deperimento o persino la perdita totale delle fondamentali funzioni ambientali ed ecologiche del Fosso della Novella e del Rio Martino; ciò sarebbe in evidente contraddizione con documenti di pianificazione di scala vasta (Provincia e Parco Nazionale del Circeo), e ostacolerebbe (in modo irrimediabile) il lento processo di riqualificazione del reticolo idrografico di questo settore della Pianura Pontina faticosamente introdotto proprio dalla Provincia di Latina.

Per tali motivazioni, il consiglio comunale DELIBERA:

a) di respingere l’ipotesi di un impianto di stoccaggio da ubicare nel predetto sito, trasmettendo alla provincia di Latina, alla regione Lazio e al Commissario ad acta indicato dal Ministero della Transizione ecologica, la relazione tecnica con le problematiche e le incompatibilità evidenziate.

b) Di voler proseguire il percorso di programmazione e chiusura del ciclo dei rifiuti secondo quanto già concordato in sede provinciale e nella conferenza dei sindaci, richiamando tutti i territori coinvolti ad un comportamento efficace e responsabile.

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