DISCARICA DI APRILIA, FDI ATTACCA CASARI: “CON RIDA FU PONZIO PILATO, ORA DIVENTA PALADINO DELL’AMBIENTE”

Discarica di Aprilia, Fratelli d’Italia difende Roberto Boi e attacca Davide Casari: “Nel 2021, ritirò la sua denuncia nei confronti di Rida”

“La difesa ambientale – dichiara Il Coordinatore di Fdi Aprilia, Edoardo Baldo – è una cosa seria e come tale, richiede serietà e coerenza. L’episodio avvenuto nei giorni scorsi, è deprecabile in ogni suo aspetto e finisce per gettare in ombra una battaglia che dovrebbe essere condivisa, perché la nostra città, la città di Aprilia,  si trova ancora una volta a dover ospitare una nuova discarica. La nostra solidarietà quindi, va ai cittadini e al comitato organizzatore dell’evento che volevano solo difendere il proprio territorio e si sono trovati a gestire un episodio grave, fatto di violenze fisiche e verbali.

Se questo episodio non fa onore ai protagonisti, entrando nel merito della battaglia per la difesa ambientale, la coerenza non è mancata a Roberto Boi, che da anni impegna il suo senso civico a garantire la difesa di un territorio bistrattato, ruolo non a caso riconosciuto da chi promuove iniziative a tema.

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Lo stesso non si può certo dire di Davide Casari, l’altro protagonista di questa assurda e triste vicenda: per anni lontano dai radar, di ambiente ha parlato una sola volta e quell’unica volta è bastata per lasciare trasparire l’incompetenza sul tema, l’incoerenza e la propensione a rinunciare alla difesa del territorio e dei suoi cittadini, pur di tutelarsi.

Insieme ad altri 123 cittadini, nel marzo del 2021, firmò una lettera di protesta nei confronti dell’impianto Rida Ambiente di Aprilia. Pur senza entrare nel merito della lettera, a farlo desistere dalla volontà di difendere le ragioni dei cittadini – e le sue, visto che figurava tra i firmatari – bastò la minaccia di una richiesta di risarcimento ai danni dei cittadini firmatari da parte del proprietario dell’impianto. Tanto bastò a trasformarlo in un moderno Ponzio Pilato.

Insieme ad altri 7 personaggi della stessa pasta, Davide Casari firmò e rese pubblica una lettera volta a dissociarsi dai contenuti di quella petizione che pure avevano firmato di loro pugno.

Il testo ha dell’incredibile: ammettono di aver firmato quella che credevano essere una petizione per la difesa ambientale, ma di essere stati ingannati perché a loro avviso si trattava di una denuncia. Dopo aver ammesso candidamente il proprio analfabetismo funzionale, che gli avrebbe impedito di capire cosa stavano leggendo, proseguivano dichiarando di non aver mai avuto rapporti diretti o indiretti con la Rida Ambiente. 

Un’assenza di rapporto– recita uno stralcio della lettera a firma di Davide Casari e co. – che non ci ha messo e non ci mette in condizione di esprimere giudizi sull’operato della stessa la quale (non abbiamo ragione di dubitarne) opera nel rispetto delle regole, delle norme, delle leggi che sovraintendono a questa materia. Inoltre, non possiamo che prendere espressamente le distanze dalle denunce, anche solo  adombrate, di supposta connivenza tra la società e eventuali soggetti politici imputati in procedimenti penali. Rappresentiamo quindi il nostro più profondo rammarico per aver apposto la nostra firma su un atto nel quale siamo ora pienamente coscienti essere presenti affermazioni gravemente lesive, da cui ci dissociamo”.

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Davide Casari, che oggi urla, insulta, si strappa le vesti, a suo dire per difendere il nostro territorio- che punta il dito contro chi, nel bene o nel male negli anni ci ha messo la faccia e impegno personale-  dietro minaccia di essere denunciato e di dover mettere mano al portafoglio,non si fece scrupolo di utilizzare quale scudo umano gli organizzatori di quell’iniziativa e con tutti i cittadini che l’hanno sostenuta. Non ci ha pensato due volte a piegare la testa e girarsi dall’altra parte per evitare conseguenze personali.

Forse  sfugge a Casari che se avesse avuto davvero premura di maturare una conoscenza diretta o indiretta di un argomento, sarebbe bastato approfondire, fare un accesso agli atti, studiare le carte ed eventualmente farsi aiutare da esperti del settore, così da essere sicuro di capire quello che stava leggendo. Un politico, un attivista, una persona che ha a cuore la sua città, in genere si comporta così. Di sicuro lo fanno quelli che intendono la politica come serio impegno per il bene comune.

Lo fanno tutte quelle persone che non hanno bisogno di strepitare, urlare, mettere a tacere l’altro con la violenza, perché hanno contezza degli argomenti che trattano e gli basta usare il sano dialogo per far valere le proprie ragioni”. 

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