Il Comune di Latina boccia di nuovo l’analisi del rischio salute effettuate da Ecoambiente srl sugli invasi della discarica di Borgo Montello
A settembre 2022, il Comune di Latina decise di non approvare il documento “Analisi di Rischio Sanitario Sito-specifica ai sensi del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. – Aggiornamento”, fatto pervenire all’ente comunale nel marzo 2021 dalla Ecoambiente S.r.l., una delle due società che gestisce ancora la discarica di Borgo Montello, peraltro destinataria di una interdittiva antimafia.
L’analisi sul rischio sanitario del sito a Borgo Montello era stata redatta dalla società romana Golder Associates S.r.l.Dirimenti per la non approvazione del documento le osservazioni dell’Arpa Lazio (l’agenzia regionale per la protezione ambientale) arrivate al Comune, nell’ambito di una apposita conferenza dei servizi, il 20 agosto 2022.
“L’Agenzia, in merito ai risultati della Analisi di Rischio sanitaria-ambientale sito specifica proposta, – si leggeva nella determina del Servizio Ambiente del Comune di Latina – in sintesi raccomandava la rimodulazione dell’Aggiornamento della Analisi di Rischio, seguendo le indicazioni riportate nel parere dell’Arpa stessa, le indicazioni sulle procedure statistiche da applicare al data-set dei contaminanti presenti, sull’attivazione del percorso di rischio per la protezione della risorsa idrica sotterranea ai punti di conformità (PoC) nella modalità di migrazione (trasporto in falda) e le considerazioni sulla possibile esclusione dei metalli (se considerati come Valori di Fondo), presenti nel sito unico di bonifica”.
Ora un déjà vu perché una nuova determina del servizio “Ambiente, firmata dalla Dirigente Micol Ayuso, disposta lo scorso 1 agosto, boccia di nuovo l’analisi di rischio finalizzata alla bonifica degli invasi della quarta discarica di Italia, che da anni non riceve più rifiuti.
Il documento, stavolta redatto dalla Wisp Italia srl, non è stato approvato perché in sede di conferenza di servizi, convocata dal Comune lo scorso 5 luglio, ha ricevuto il secondo niet da parte di Arpa Lazio, l’agenzia regionale per la protezione ambientale della Regione Lazio.
L’Arpa Lazio ha declinato diverse raccomandazioni: rimodulazione dell’Aggiornamento della Analisi di Rischio; attivazione del percorso di rischio per la protezione della risorsa idrica sotterranea ai punti di conformità (PoC) nella modalità di migrazione (trasporto in falda) sia per i metalli che per i composti organici; considerazioni sulla possibile esclusione dei metalli (se considerati come VdF), presenti nel sito di bonifica; prosecuzione della fase 1 per la messa in sicurezza del bacino di S0; possibile monitoraggio con tecniche geofisiche non distruttive, lungo l’intero perimetro di cinturazione del polder, per la verifica, individuazione ed eventuale successiva estinzione delle filtrazioni di percolato.
Non ritiene credibile, l’Arpa, neanche ciò che sostiene Ecoambiente, ossia che la presenza di metalli/non metalli – Nichel, Arsenico, Ferro e Manganese – siano “…verosimilmente riconducibili ad una presenza diffusa di fondo naturale del Sito…”.
Ecco perché la “Conferenza dei Servizi concorda che l’esclusione dei metalli e metalloidi presenti nella falda sotterranea dalla simulazione di calcolo, dovrà essere necessariamente seguita dalla presentazione e successiva verifica istruttoria di un elaborato tecnico (preliminare all’aggiornamento/rimodulazione della AdR), i cui contenuti dovranno essere concertati e condivisi da tutte le strutture coinvolte nel procedimento di bonifica”.