DISASTRO LOAS: I VALORI DI DIOSSINA CALANO MA SONO SEMPRE ALTI. COMUNE DI APRILIA CHIEDE STATO DI CALAMITÀ

Colonna di fumo alla Loas
La colonna di fumo che si alzò dalla Loas il 9 agosto 2020

Incendio alla Loas di Aprilia del 9 agosto, sono state completate anche le analisi sul terzo campione: i valori sono inferiori a quelli dei campioni precedenti, ma ancora superiori agli standard di riferimento

 Il terzo e ultimo campione evidenzia dei livelli di diossina in calo: attualmente 48 particelle per metro cubo contro le 303 di ieri, su un valore di riferimento di 0.3 massimo. Forte ridimensionamento del Benzopirene, che passa da 216 a 2,4, valore giustificabile perché legato strettamente alla combustione in atto.

Il campionamento è ancora in corso, nuovi aggiornamenti appena disponibili. Vedi di seguito la tabella dell’Arpa che si riferisce ai tre campioni analizzati.

Schema Arpa

Intanto, Il Consiglio comunale di Aprilia ha chiesto, nella giornata di oggi, lo Stato di Calamità Naturale e d’emergenza. Il Consiglio, compatto tra maggioranza e opposizione, ha discusso e approvato, nel pomeriggio odierno (quando ancora l’incendio non era stato domato: a testimoniarlo gli elicotteri che volavano sopra i depositi carbonizzati), una mozione chiedendo interventi chiari a Regione e Stato italiano per la tutela del territorio. La mozione è stata letta e presentata dal consigliere della lista Forum Vittorio Marchitti.

Di seguito il testo completo della mozione votata all’unanimità.

IMPEGNANO IL SINDACO E LA GIUNTA

  1. Ad attivare le procedure per richiedere al Presidente della Giunta Regionale del Lazio di formulare, ai sensi della L.R. Lazio n. 2/2014, la Dichiarazione dello Stato di Calamità Naturale e d’emergenza per le zone del territorio comunale interessate dalle conseguenze di natura ambientale, nonché dalle prescrizioni imposte dall’Ordinanza Sindacale n°198 del 10.08.2020 a tutela della salute e della pubblica incolumità in relazione all’incendio determinatosi presso il sito della Soc. LOAS il 9 Agosto 2020, al fine di sollecitare l’adozione di provvedimenti urgenti e straordinari sulla messa in sicurezza e bonifica dei luoghi, nonché per i benefici riconoscibili, ai sensi delle vigenti norme, in favore delle attività commerciali, stabilimenti industriali e commerciali, coltivatori diretti, aziende agricole e zootecniche colpite dall’evento, ai sensi della L.R. 2/2014;
  2. A presentare formalmente all’Amministrazione provinciale di Latina, titolare del rilascio dell’autorizzazione unica, ex art.208 del D.lgs. n.152/2006, come stabilito con DGR n.239/2008 modificata con DGR 548/2014, le seguenti richieste:
  • l’immediata sospensione del provvedimento di proroga dell’autorizzazione unica concesso con prot.n.20709 del 24/06/2020 (validità 90 giorni) fino a quando le autorità competenti non avranno accertato le cause che hanno determinato il disastro ambientale che ha colpito la città di Aprilia e anche i territori limitrofi;
  • l’immediata sospensione dei termini per la conclusione del procedimento amministrativo avviato su istanza di parte dalla LOAS ITALIA srl in data 01/07/2019 (prot. Provincia n. 27098 del 02/07/2019) ai sensi dell’art.2, comma 7 della legge 241 del 1990 al fine di stabilire le eventuali responsabilità del richiedente nel disastroso evento incendiario;
  1. di inoltrare alla commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlate, una dettagliata relazione su quanto accaduto e più in generale sulla particolare rilevanza che il tema presenta in questo territorio al fine di richiamare l’attenzione su possibili attività illecite della criminalità organizzata;
  2. Alla costituzione di parte civile nel caso in cui venga ravvisata ipotesi di reato nell’instaurando processo penale;
  3. A verificare che le attività sul territorio rispettino la normativa sulle industrie insalubri come da Testo Unico delle Leggi Sanitarie (RD 27 luglio 1934 n.1265) collocando le nuove autorizzazioni classificate come tali fuori dal centro abitato, oltre a sottoporle a particolari cautele (art.216) comprendendo come industrie insalubri tutti gli impianti di gestione rifiuti;
  4. A promuovere presso l’ANCI un’azione che solleciti il Governo ad attivare immediate soluzioni economiche e legislative finalizzate a dare reali poteri ai Sindaci e agli enti locali, a stanziare i necessari finanziamenti per garantire alle Polizie Locali, ai nuclei NOE dei Carabinieri, alle Arpa territoriali, al corpo dei Vigili del Fuoco, alle ASL, alle Protezioni civili, la giusta dotazione di personale e attrezzature per prevenire e far fronte tempestivamente a questo genere di eventi;
  5. A promuovere presso l’Anci un’azione che solleciti il governo ad emanare leggi che inaspriscano le pene relative ai reati ambientali;
  6. Ad istituire l’Osservatorio Territorio e Ambiente, includendo il Sindaco o suo delegato, il Presidente della Provincia o suo delegato, l’ARPA, il Comandante dei Vigili del Fuoco e Corpo dei Carabinieri forestali, al fine di dotare l’Ente di un Comitato Scientifico e nel contempo di coinvolgere i cittadini, mediante le diverse forme di rappresentanza spontanee ed associative, per la difesa del territorio in tutti i suoi aspetti di tutela ambientale.
  7. Ad assicurarsi il rispetto di quanto disposto dalla Normativa Seveso III e da quanto introdotto dalla Legge n.132/2018
  8. Ad effettuare un controllo su tutte le autorizzazioni rilasciate agli impianti di cui al punto 5, al fine di verificarne l’effettivo rispetto anche delle prescrizioni.
  9. A promuovere di concerto con la ASL e le Protezioni Civili, la diffusione di materiale informativo per la popolazione e le attività produttive, sulle azioni da intraprendere in questi casi a tutela della propria salute.
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