DIFFAMATI PER AVER DENUNCIATO: RINVIATO A GIUDIZIO UNO DEGLI INDAGATI DI “FREE BEACH”

Angelo Nardoni e Vittorio Marzullo
Angelo Nardoni e Vittorio Marzullo

Insultati e dileggiati per aver denunciato molte delle questioni legate all’ex Giunta Tintari: rinviato a giudizio il “leone da tastiera”

Tutto inizia con una video-intervista (vedila al link in evidenza di seguito) pubblicata da “Latina Tu” lo scorso agosto 2022, dopo il terremoto giudiziario che ha decapitato l’amministrazione Tintari a Terracina. A parlare gli allora rappresentanti dell’Associazione Caponnetto, Vittorio Marzullo e Angelo Nardoni, che, con le loro denunce, hanno contribuito alla inchiesta di Guardia Costiera e Carabinieri di Terracina denominata “Free Beach”.

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Parole nette, forti, senza sconti, rilasciate da entrambi che, però, a qualcuno proprio non vanno giù, tanto da reagire con un video su Facebook con cui riempie di improperi e frasi offensive i due esponenti della società civile di Terracina.

A insultare è Mario Rossi, 64 anni, personaggio del luogo, dipendente della ditta Italimpianti srls, che, peraltro, è uno dei 32 destinatari dell’avviso di conclusione indagini della Procura di Latina: è indagato per inadempimento di contratti di pubbliche forniture in concorso con altri tre membri della stessa ditta: due amministratori e un collega. I lavori finiti sotto la lente della Procura di Latina sono quelli relativi alla messa in sicurezza e ripristino dello stato dei luoghi per una scuola materna ubicata nella località terracinese di “La Fiora”.

Ad ogni modo, lo scorso 5 agosto, dopo aver visto l’intervista resa da Nardoni e Marzullo, il 64enne sbotta e pubblica a sua volta, su Facebook, un video che non lascia molto all’immaginazione: “Ciccioni, miserabili, pisello piccolo, vanno soppressi“. Queste alcune delle frasi rivolte a Nardoni e Marzullo, responsabili, a detta di Rossi, di infangare la città di Terracina con denunce contro la pubblica amministrazione.

Secondo Rossi, che esprime il suo “pensiero” in un video di qualche minuto, chi denuncia non tromba perché “queste cose discostano dall’atto sessuale”; non entrando nel merito di ciò che è stato detto nell’intervista, il 64enne, che si becca anche qualche “like”, continua imperterrito: “Almeno datevi una lavata perché si sente la puzza“.

E ancora: “Questi qua andrebbero soppressi perché poi tramandano i geni ad altre generazioni…Ma Cristo Santo un magistrato che ha studiato, è vero che devono far carriera, come fanno a credere a questi soggetti. Questi soggetti hanno distrutto un paese, le periferie, e adesso si mettono su una sedia, obesi, a parlare di Terracina. Ma davvero voi credete a ‘sta gente?”.

“Questi sanno solo denunciare perché c’hanno tanto pisello così (fa il gesto di qualcosa di piccolo)…e non avendo il pisello muori, soffochi, di complessi di inferiorità. Tu vuoi mettere a far godere una donna, gli fai girare gli occhi, come ti guarda è smielata (?!?). Non sanno cosa si prova a farla svenire”.

“Dunque – chiosa Rossi nel video – parlando di due obesi e soprattutto di due deficienti, stiamo parlando di due persone malate. E dietro c’è una regia più malata di loro, perché c’è un fijo de ‘na mignotta che muove le pedine”. Infine, l’ultima perla: “Non sto difendendo Nicola Procaccini, sto difendendo voi terracinesi”.

Ora, il Procuratore aggiunto di Latina, Carlo Lasperanza, chiusa l’indagine per diffamazione, ha disposto la citazione in giudizio di Mario Rossi il cui processo inizierà il prossimo 8 aprile 2024 davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina, Laura Morselli. Parti offese, naturalmente, sia Vittorio Marzullo che Angelo Nardoni.

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