La rassegna “Di note e di parole” domani presenta tre eventi: lo spettacolo di “Canale Mussolini”, l’incontro con gli autori pontini e Leone XIII
Continua la rassegna ‘Di note e di parole’, patrocinata e organizzata dal Comune di Latina, col programma di venerdì 5 dicembre con un triplo appuntamento: la mattina appuntamento al Teatro Ponchielli con la riduzione teatrale attraverso le letture del romanzo ‘Canale Mussolini’ di Antonio Pennacchi, poi nel pomeriggio al foyer del Teatro D’Annunzio l’incontro con gli autori pontini dal titolo ‘Alla ricerca di un centro di gravità permanente’ e a seguire la presentazione del saggio su Leone XIII scritto da Mauro D’Arcangeli.
Alle ore 11 presso il Teatro Ponchielli la rassegna omaggerà lo scrittore Antonio Pennacchi, Premio Strega 2010 proprio col romanzo ‘Canale Mussolini’, che segna l’epopea della bonifica idraulica delle Paludi Pontine con la storia della famiglia Peruzzi. Sarà la regia di Clemente Pernarella a dirigere lo spettacolo attraverso le letture dell’attrice Melania Maccaferri. Lo spettacolo entrerà nelle architetture narrative della saga della famiglia Peruzzi, raccontando la bonifica delle paludi e la nascita della città di Littoria/Latina. All’evento parteciperà l’onorevole Giovanna Miele, componente della VII Commissione cultura e istruzione della Camera dei deputati, che ha voluto fortemente questa rassegna, e il sottosegretario alla cultura On. Lucia Borgonzoni. L’evento è a uso esclusivo per gli studenti della scuola Volta.
Il romanzo copre un arco temporale che va dagli anni dieci del Novecento alla seconda guerra mondiale. Protagonista è la famiglia Peruzzi, contadini che vivono nella bassa Pianura Padana fra Rovigo e Ferrara, dove coltivano terre prese in affitto o a mezzadria. Nel 1904 il nonno, capostipite della famiglia, assiste ad un comizio non autorizzato del socialista Edmondo Rossoni e viene incarcerato insieme a lui. I due presto diventano amici e il nonno aderisce così al socialismo battezzando i figli coi nomi dei leader della sinistra dell’epoca: Adelchi, Treves, Turati, Modigliana e Bissolata. Prima del 1904 gli erano già nati Iseo, Temistocle e Pericle che parteciperanno alla prima guerra mondiale. E così la storia va avanti fino alla fine della seconda guerra mondiale, quando si ricostruisce di nuovo l’Agro Pontino.
Visto l’alto numero di richieste di partecipazione da parte delle scuole, il Comune di Latina sta valutando di allestire una replica dello spettacolo proprio nella data simbolica del 18 dicembre, quando cade la celebrazione dell’inaugurazione della città, allargandolo a tutti gli istituti del capoluogo.
Nel pomeriggio, presso il foyer del D’Annunzio, alle ore 17 ci sarà l’atteso incontro con gli autori del territorio, che racconteranno le proprie esperienze, i temi a loro cari, colme nascono le loro opere. L’evento, moderato da Michela Sagnelli, ha per titolo ‘Alla ricerca di un centro di gravità permanente’: saranno presenti gli autori Gian Luca Campagna, Stefania De caro, Bruno Vitiello, Assunta Gneo, Dante Ceccarini, Avanzino Capponi, Giulio Mazzali, Virginia Vicinanza.
A seguire, ore 19, la presentazione del libro ‘Leone XIII, costruttore di ponti tra passato e futuro’ (Ed. Atlantide) di Mauro D’Arcangeli, moderato da Michela Sagnelli. Il libro passa in rassegna la Rerum novarum (Delle cose nuove), l’enciclica sociale promulgata il 15 maggio 1891 da papa Leone XIII con la quale per la prima volta la Chiesa cattolica prese posizione in ordine alle questioni sociali e fondò la moderna dottrina sociale della Chiesa.
Intanto, va concludendosi la terza giornata: questa mattina presso il Foyer del Teatro comunale di Latina G. D’Annunzio c’è stato l’incontro con la presentazione del libro “Prima morte. Il Cantico delle creature in carcere” di Maurice Bignami, con la partecipazione di Asia Vaudo e Allegra Franciosi, operatrici di FreeFromChains, associazione attiva da anni nei laboratori di poesia negli istituti penitenziari italiani (Rebibbia, Regina Coeli, Poggioreale) e con la partecipazione del pittore Roberto Pavoni. L’evento ha affrontato con gli studenti del Vittorio Veneto di Latina temi di grande rilevanza educativa e sociale, legati ai percorsi interiori dei detenuti e al valore della parola poetica negli spazi di reclusione.
