DENTRO UN CASA FAMIGLIA, LA RAGAZZINA CHIEDE DI ANDARE DAI NONNI: RICHIESTA ACCOLTA DAL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA

Lorenzo Cesa
Lorenzo Cesa

Dopo un’interrogazione parlamentare, un’adolescente di Aprilia, che vive in una casa famiglia, ottiene di andare a vivere con i nonni

Aveva visto sgretolarsi la sua famiglia eppure Giulia, 14 anni, di Aprilia, che vive in una casa famiglia, ha avuto il suo regalo di Natale, ottenendo di andare a vivere con i nonni, invece che essere data in adozione come disposto dalla sua curatrice.

Il caso è stato sollevato da una interrogazione parlamentare del deputato Lorenzo Cesa (UDC) che ha deciso di rivolgersi al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio. sottoponendo questa interrogazione: “L’affido temporaneo dei minori ai nonni come attuazione del diritto del minore a crescere nella propria famiglia è sancito e garantito sia a livello internazionale dalla Convenzione di New York, sia dalla Costituzione”, ricorda Cesa nell’atto parlamentare. Alla fine si chiede il deputato: “quali iniziative, anche di carattere normativo, per quanto di competenza, il Governo intend assumere affinché si tenga sempre più conto della volontà del minore per quanto attiene al suo futuro, alla sua stessa vita, valorizzando l’adozione intra-familiare come l’ambito più naturale ed adeguato a garantire al minore stabilità negli affetti e nel contesto socio-scolastico”.

Una riposta che è arrivata dal Ministro della Giustizia: “Nell’ambito del procedimento in discussione è stata svolta un’accurata istruttoria all’esito della quale sono stati assunti provvedimenti che hanno tenuto nella debita considerazione la volontà espressa dalla minore in sede di ascolto. Tanto che la stessa risulta ora avviata a un percorso di collocamento presso l’abitazione dei nonni, con le doverose cautele disposte dall’autorità giudiziaria, a tutela delle sue condizione fisio-psichiche”.

La storia di Giulia era iniziata il 30 novembre 2020 quando, a dieci anni, fu attivato il “codice rosso” che ha condotto madre e figlia in una casa famiglia, per tutelarle da episodi di violenza da parte del padre della bambina. Successivamente, nel marzo 2021 il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica dei minori di Roma, su richiesta dei servizi sociali di Aprilia, ha chiesto l’allontanamento dalla casa famiglia di Giulia e della madre. Dopodiché le due vengono collocate in una casa famiglia a Latina Scala e dopo due mesi vengono di nuovo allontanate perché – si legge nell’interrogazione di Cesa – “la madre non era in grado di adeguarsi alle richieste poste dalla direzione della Casa Famiglia” e alla donna “viene diagnosticato dal medico del Centro di salute mentale di Aprilia un grave disturbo borderline”.

Giulia rimane solo e spiega a tutti di voler andare a casa dei nonni materni. Una richiesta che dopo anni è stata accolta, dopo che ad aprile 2023 la curatrice speciale della ragazzina aveva attivato le procedure per farla adottare.

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