DELIBERA AD ASSOCIATIONEM PER RINASCITA CIVILE, L’ASSESSORE RISPONDE MA AMMETTE

La locandina della rassegna culturale "Lievito" e a destra l'Assessore alla Cultura del Comune di Latina Silvio Di Francia
La locandina della rassegna culturale "Lievito" e a destra l'Assessore alla Cultura del Comune di Latina Silvio Di Francia

L’Assessore alla Cultura del Comune di Latina Silvio Di Francia risponde, con una nota, al consigliere comunale della Lega Massimiliano Carnevale che aveva criticato la gestione dell’ente di Piazza del Popolo in riferimento alla rassegna Lievito (che si sta svolgendo proprio in questi giorni), organizzata e promossa dall’associazione Rinascita Civile che è, di fatto, l’house organ culturale di Latina Bene Comune del sindaco Damiano Coletta. In sostanza Carnevale aveva parlato di “strane commistioni tra Lievito e l’amministrazione comunale e sui favori che la manifestazione ha ricevuto da Piazza del Popolo” aggiungendo che “non è la prima volta che le manifestazioni di Rinascita Civile ottengono trattamenti privilegiati. Già in passato (25-27 agosto 2017) la stessa Rinascita Civile ebbe modo di organizzare manifestazioni con il patrocino del Comune ma senza ottenere la dovute autorizzazioni“. Di seguito il post di Carnevale apparso sulla sua pagina Facebook ieri.


Rispondo volentieri al consigliere Carnevale nella speranza di fugare i dubbi da lui avanzati. Mi sono preso la responsabilità di portare in giunta la delibera che prevede uno sconto per l’affitto del Foyer del D’Annunzio (non del teatro che come si sa è chiuso) e la gratuità, tranne il pagamento dell’iva, della sala multimediale del Cambellotti in favore della rassegna Lievito 2019 – ammette l’assessore Di Francia – Per questa parte mi sono attenuto alle regole sancite sia dalla giunta che dal consiglio comunale. Stessi provvedimenti sono stati presi anche dalle precedenti amministrazioni nei confronti della medesima manifestazione. Ma c’è un’altra questione che a me sembra forse di maggior rilievo: Lievito è una manifestazione culturale – dal carattere profondamente volontario e non commerciale – giunta alla sua ottava edizione. Raccoglie interesse e consensi sin dalla sua prima edizione”. Poi l’accenno diretto al consigliere leghista un tempo del PD: “Forse a Carnevale, Lievito non piace o non interessa: ciò è legittimo; è però contraddittorio invocare, come spesso si fa, il rilancio del ruolo della cultura per la vita delle città e contemporaneamente invocare l’esatto opposto. Qualche tempo fa Tremonti, credendo di fare dello spirito, affermò che con la «cultura non si mangia» inaugurando una stagione di tagli che ha colpito sia le grandi istituzioni culturali nazionali che le politiche culturali delle città. La conseguenza è sotto gli occhi di tutti: un impoverimento della vita civica che rende la società più povera e chiusa in sé stessa. Offrire spazi, non potendo sostenere direttamente le manifestazioni di valore – dunque non solo Lievito ma spero molte altre – nelle mie intenzioni rappresenta un piccolo e purtroppo ancora insufficiente segno che intende invertire la tendenza“.
Parole fin troppo chiare quelle dell’assessore che, infatti, non spostano di una virgola le critiche di Carnevale. Anzi. Nella replica, l’assessore non smentisce e non diminuisce affatto la portata del caso sollevato da Carnevale (e negli anni da tanti altri), bensì si immola per tutta la giunta, garantendo che sì, è stato lui a portare la delibera con lo sconto e la gratuità per Lievito.
Il problema è che la delibera è un provvedimento ad hoc.

Quando l’assessore Di Francia affronta il discorso generalmente e si affida al “rilancio del ruolo della cultura per la vita delle città”, non può che convincere tutti. L’assessore però aggiunge che vuole offrire spazi non solo a Lievito ma “spero (a) molte altre” manifestazioni promosse da associazioni culturali.

Rinascita CivilePeccato che la delibera (per consultarla clicca qui) che Di Francia ha portato in giunta comunale non prevede niente di tutto questo ma è dichiaratamente ad associationem. Solo Lievito infatti viene beneficiata della gratuità della Sala Multimediale del Museo Cambellotti e solo Lievito avrà e ha uno sconto del 70% sul Foyer del Teatro. Dunque, l’Assessore Di Francia quando “spera” che queste agevolazioni siano rivolte anche ad altre associazioni, di che parla?
Cosa aspetta ad approvare una delibera che valga per tutti o, auspicabilmente, di farlo con un regolamento generale? Siamo proprio sicuri che un’associazione x o y possa ottenere con uno schiocco di dita, come avvenuto per Lievito, che l’assessore Di Francia si premuri di preparare una delibera e di portarla di sua sponte in giunta comunale?
Concepirlo e realizzarlo per Lievito, poi, necessitava in passato e necessita ancor più ora di un’attenzione particolare e offre la sponda a chi, come Carnevale, può criticarne, a ragione, quantomeno una questione di inopportunità. E, aggiungiamo noi, di conflitto d’interessi (non materiali) essendo Rinascita Civile, la madre di Lievito, il laboratorio da cui è nata Latina Bene Comune, il movimento politico che amministra la città di Latina, il cui sindaco Damiano Coletta si è ritagliato, peraltro, e volutamente, un ruolo politico nazionale aderendo a Italia in Comune di Federico Pizzarotti e assumendo la carica di vicepresidente. In sostanza Rinascita Civile è il braccio culturale di un partito politico, Latina Bene Comune, e di un uomo politico persino a livello nazionale, e negarlo, con assurdi “se”, “ma” e “distinguo”, sarebbe lunare.
Giusto sarebbe quindi evitare agevolazioni del genere, anche in ragione del fatto che molte associazioni lamentano proprio il contrario, ossia l’eccessivo iter burocratico per organizzare eventi, per non parlare dell’alto costo dei locali pubblici. Solo per la Sala De Pasquale il Comune di Latina chiede un centinaio di euro. Anche per questo c’è una delibera, Assessore Di Francia?
E se a dirlo siamo noi di Latina Tu che, di certo, non siamo mai stati teneri con Massimiliano Carnevale, c’è da crederci.

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