DECRETO AD AZIENDAM, VILLA CITA IL MARCHESE DEL GRILLO: “IO SONO ACQUALATINA E VOI NON SIETE UN…”

Decreto ad Aziendam per Acqualatina Spa, l’intervento della consigliera comunale di Formia Paola Villa

È del 22 aprile 2022, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 7 maggio 2022, il Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco del governo Draghi, con il quale si autorizza l’azienda mista pubblica privata Acqualatina Spa alla riscossione coattiva, a mezzo iscrizione a ruolo, dei crediti vantati verso i cittadini (leggi al link sotto l’approfondimento di Latina Tu).

Nel silenzio più assoluto, l’unica, tra i politici a intervenire, è la consigliera comunale di Formia, nonché ex Sindaco, Paola Villa, da sempre schierata contro gli interessi del gestore pubblico-privato Acqualatina Spa.

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“Per i cittadini, in buona sostanza, che sono in contenzioso con Acqualatina ovvero coloro che hanno deciso di non pagare per i servizi scadenti resi, coloro che contestano le alte tariffe del servizio idrico, grazie a questo decreto, là dove il tribunale darà un’ingiunzione di pagamento, saranno iscritti a ruolo e perseguiti dall’Agenzia delle Entrate. La bolletta dell’acqua, quindi, sarà considerata una tassa pubblica a tutti gli effetti, anche se l’incasso sarà gestito e andrà a arricchire un privato: la francese Veolia“.

“Al di là di tutte queste considerazioni è importante farne un’altra e concentrare l’attenzione allo scorso 27 giugno, quando l’Assemblea dei Sindaci votava gli aumenti dell’8,45% delle tariffe dell’acqua. Tali aumenti, votati da 12 sindaci ( Formia, Gaeta, Minturno, Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Ventotene, Latina, Maenza, Priverno, Lenola, Fondi, Monte San Biagio) e giustificati dall’ing. Bernola, dirigente della segreteria tecnica operativa dell’Ato4, e dal presidente della provincia, Gerardo Stefanelli, sono stati “giustificati” anche per recuperare le morosità che incidevano sugli aumenti di circa il 3%”.

“Eppure – prosegue Villa – perché considerare le morosità e sovraccaricarle sugli utenti, quando due mesi prima, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, dà uno strumento in mano ad una società pubblico-privata per essere equiparata ad una società totalmente pubblica e fargliele recuperare con l’iscrizione al ruolo? E perché non dire una parola prima della votazione degli aumenti della tariffa? Quando poi affermiamo che Acqualatina è sponsorizzata, sostenuta, salvaguardata, dallo Stato e dalle sue istituzioni, questo ne è solo un modestissimo esempio. Altra domanda: ma se Acqualatina riesce in modo coattivo a recuperare un credito, quelle morosità caricate in bolletta per gli stessi morosi saranno restituiti agli utenti. La risposta già la sappiamo: assolutamente no! Qualche politico, qualche partito, qualche parte politica, i sindaci, l’Ato4, l’ufficio di presidenza, il presidente della Provincia o della Regione ne parleranno? Assolutamente no!”.

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