CRISI PANORAMA: AL REFERENDUM LAVORATORI DICONO NO ALL’ACCORDO AZIENDALE

Durante lo scrutinio del referendum dei lavoratori di Panorama. In foto, oltreché al Segretario Uiltucs Gianfranco Cartisano, anche il sindaco di Latina Damiano Coletta
Durante lo scrutinio del referendum dei lavoratori di Panorama. In foto, oltreché al Segretario Uiltucs Gianfranco Cartisano, anche il sindaco di Latina Damiano Coletta

Crisi Pam Panorama: i lavoratori hanno votato al referendum organizzato dalla Uiltucs Latina, vince il no all’accordo proposto dalla azienda

Di seguito la nota della Uiltucs Latina.

  1. Uiltucs Latina in tutti i vari incontri con la Direzione del Personale del Gruppo Pam Panorama ha sempre esplicitato la necessità di concertare a tutela delle maestranze, un piano sociale volto ad individuare, tra l’altro, soluzioni concrete di reimpiego dei lavoratori, nel rispetto della loro fungibilità e polivalenza presso le sedi limitrofe e, comunque, presenti nel Lazio appartenenti al Gruppo Pam Panorama nella sua interezza. Pertanto tenendo in considerazione anche le sedi dei Punti vendita a marchio IN’S e controllate;
  2. L’azienda, alla data odierna, nonostante i reiterati incontri, ancora non ha offerto al tavolo sindacale un “piano sociale” adeguato all’emergenza occupazionale ed all’impatto che i futuri licenziamenti collettivi determineranno all’esito della CIGS dichiarata;
  3. Di talchè nel rispetto della forza lavoro appartenente al Punto vendita in oggetto, ha dato corso della giornata del 26.07.2021 alla Consultazione referendaria indetta nella fascia oraria dalle ore 09.30 alle ore 18.00;
  4. A chiusura seggio, i votanti sono stati nella totalità pari a 35; di cui 30 hanno espresso il voto “NO” alla proposta di accordo aziendale poiché iniqua e disponibili a valutare ipotesi migliorative della stessa, ed i restanti 5 hanno dato voto favorevole alla stessa;
  5. V’è da rimarcare che sui 35 votanti, soltanto 17 lavoratori sono iscritti Uiltucs, e pertanto lo stesso esito referendario costituisce una ampia rappresentazione di tutte le maestranze iscritti e non, il cui dato espresso è sicuramente di segno negativo rispetto all’ipotesi di accordo aziendale che andrà pertanto migliorata sotto l’aspetto delle tutele occupazionali;
  6. A ciò si aggiunge la circostanza che molti lavoratori si sono trovati nella giornata odierna nell’impossibilità di esprimere il proprio voto referendario, per problemi di malattia ovvero poiché siti fuori Regione. Se così non fosse stato sicuramente il Referendum avrebbe ottenuto un risultato del “NO” ancora più ampio;
  7. La risonanza delle consultazioni referendarie, eseguite in data odierna per la peculiarità della vicenda  è stata attestata anche dalla presenza del Sindaco di Latina Damiano Coletta, il quale presente al Seggio, ha recepito le doglianze dei lavoratori e si è reso disponibile a mediare la chiusura aziendale in tal senso a tutela dei lavoratori;
  8. Ciò poiché la delicatezza della crisi occupazionale, necessita un approfondito esame della vertenza anche previa verifica delle possibili ricollocazioni concrete e reali presso i punti vendita presenti nel Lazio, dei quali, si rinnova nuovamente la Direzione aziendale a comunicarli alle Parti Sociali.

Il sindacato, considerato l’esito del referendum, chiede a Panorama SPA un esame approfondito delle criticità sollevate da UILTUCS Latina nell’interesse delle maestranze tutte: “stante la chiara ed incontrovertibile volontà espressa anche in sede referendaria da parte dei lavoratori di concertare un accordo a tutela dell’impatto sociale, dignitoso e rispettoso dei diritti dei lavoratori oggi oggetto di esubero per la dichiarata cessazione del punto vendita“.

La convocazione per la data del 27.07.2021, allorquando venga firmata la CIGS per 12 mesi, consente ad ogni buon conto alle Parti Sociali tutte, di esaminare, vagliare e monitorare per tempo, ogni altra ipotesi di accordo migliorativa di quella attualmente proposta al tavolo sindacale.

Al Ministero, Uiltucs chiede un confronto con l’azienda volto a calmierare le reciproche posizioni nonché di espletare tutte le azioni necessarie e propedeutiche per una buona riuscita della vertenza a tutela dei livelli occupazionali finanche a proporre al tavolo proposte da sottoporre al vaglio delle maestranze. In difetto la UILTUCS chiede sin da ora un rinvio in merito alla sottoscrizione della CIGS al fine di definire il Piano Sociale.

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