CRISI COVID: OBBLIGATORIA LA MASCHERINA NEL LAZIO, PRONTA L’ORDINANZA

mascherina

Mascherina obbligatoria in tutta la Regione Lazio, ad annunciarlo l’Assessore alla Sanità Alessio D’Amato: “Da domani sarà in vigore la misura”

A riportare la notizia è l’agenzia giornalistica Agi. Sarà dunque obbligatorio l’uso della mascherina all’aperto nel Lazio, così prevede l’ordinanza della Regione Lazio attesa nelle prossime ore.
D’Amato, nel corso di una conferenza stampa insieme al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha anticipato la misura che, tuttavia, è già in vigore in molte città della provincia di Latina tra cui il capoluogo di provincia.

Da domani sarà obbligatorio l’uso della mascherina anche all’aperto nella regione Lazio” – ha cinfermato Zingaretti – Saranno esclusi i bambini al di sotto dei 6 anni, i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina e chi svolge attività sportive“. 

AGGIORNAMENTO –

Ecco il test dell’ordinanza firmata da Nicola Zingaretti.

A decorrere dalla data di pubblicazione della presente ordinanza e fino a nuova disposizione è disposto
l’obbligo, su tutto il territorio regionale, di indossare la mascherina nei luoghi all’aperto, durante l’intera
giornata, fatte salve le ulteriori specifiche misure di sicurezza previste nelle linee guida e nei protocolli
di settore vigenti ai sensi dell’Ordinanza n. 56/2020 e delle disposizioni nazionali vigenti;

  1. l’obbligo rimane escluso per i bambini al di sotto dei sei anni, per i portatori di patologie incompatibili
    con l’uso della mascherina e durante l’esercizio di attività motoria e/o sportiva;
  2. si rinvia, quanto alle sanzioni, alle previsioni di cui all’art. 2 del decreto legge n.33/2020, convertito con
    modificazioni dalla legge 14 luglio 2020, n.74 e alle previsioni dell’articolo 4, comma 1, del decretolegge
    25 marzo 2020, n. 19, convertito con modificazioni dalla legge n.35 del 2020 e ss.mm.ii.;
  3. allo scopo di perseguire in modo efficace l’obiettivo di generale copertura vaccinale e di assicurare che il
    SSR possa fronteggiare l’aumento di domanda anche per le persone di età compresa tra 18-59 anni
    (residuali rispetto a quelle bersaglio e servite da MMG/PLS) che una quota di 100.000 dosi vaccini, o
    ulteriore, sia resa disponibile alle Farmacie per:
    a) garantire l’acquisto con oneri a carico del cittadino, secondo un prezzo uniforme di partecipazione che
    verrà all’uopo individuato, e previo rimborso alla Regione del costo sostenuto;
    b) consentire loro, in presenza dei requisiti e secondo modalità definite dalla Direzione Salute, oltre che
    la vendita, anche l’organizzazione di un servizio di somministrazione/inoculazione del vaccino con
    conseguente assunzione di responsabilità; in tal caso il prezzo verrà definito tenuto conto della
    maggiorazione generalmente corrisposta ai MMG/PLS;
  4. sentite le associazioni di categoria maggiormente rappresentative delle farmacie, sono definiti con atto
    della Direzione salute e integrazione socio-sanitaria in raccordo con l’Unità di crisi regionale le modalità
    di distribuzione tra le farmacie delle dosi vaccino, il prezzo uniforme di partecipazione per l’acquisto del
    vaccino ed il prezzo per il servizio di somministrazione/inoculazione, con onere a carico del cittadino;
  5. sono parimenti definiti, con atto a cura della Direzione salute e integrazione socio-sanitaria in raccordo
    con l’Unità di crisi regionale, il numero definitivo delle dosi vaccino, i requisiti e le modalità del servizio
    di somministrazione/inoculazione dello stesso.
    La presente ordinanza è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio e da tale data efficace; è
    pubblicata, altresì, sul sito istituzionale dell’amministrazione regionale. La pubblicazione ha valore di
    notifica individuale, a tutti gli effetti di legge.
    La presente ordinanza, per gli adempimenti di legge, viene trasmessa al Presidente del Consiglio dei
    Ministri, al Ministro della Salute, ai Prefetti con richiesta di trasmissione ai Sindaci dei Comuni del Lazio.
    Pagina 7 / 8
    Avverso la presente ordinanza è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo
    Regionale nel termine di sessanta giorni dalla comunicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello
    Stato entro il termine di giorni centoventi.
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