CRACK FORMIA SERVIZI: MESSI IN MORA POLITICI E TECNICI CHE GARANTIRONO MUTUO PER IL MULTIPIANO

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Parcheggio multipiano, Formia

Gli strascichi del fallimento della Formia Servizi Spa arrivano ad una resa dei conti: l’amministrazione attuale guidata dal sindaco Paola Villa ha disposto la messa in mora in solido degli amministratori del passato, o sarebbe meglio dire coloro i quali che firmarono la delibera del 12 giugno 2009 con cui il Comune, allora retto da Michele Forte (deceduto nel 2016), garantiva il mutuo da oltre 4 milioni di euro concesso dalla banca Biis alla fu Formia Servizi per la realizzazione del Parcheggio Multipiano.

formia serviziDunque chi dovrà pagare i 4,3 milioni di euro chiesti al Comune, con tanto di lettera di diffida recapitata esattamente dieci anni dopo, il 12 giugno 2019, dal curatore fallimentare della Formia Servizi Spa, Gianfranco Navarra? Per il Comune di Formia e l’avvocato comunale delegato dal Sindaco Villa dovranno essere i protagonisti di quella delibera del 2009, sia i politici della Giunta che i tecnici: gli ex assessori Raffaele Manna, Amato La Mura, Erasmo Ciccolella, Giuseppe Treglia, Aldo Zangrillo, Giovanni Carpinelli più l’ex vice sindaco Benedetto Assaiante; l’ex segretario generale Pasquale Russo, l’allora responsabile del settore economico finanziario Giuseppe Manzi e i revisori dei conti del Comune Francesco Traversi, Lucia Macera e David De Filippis

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Il parcheggio multipiano Aldo Moro a Formia

Insomma, una vera e propria guerra interna al Comune di Formia dove i politici e gli amministratori di oggi non ci stanno ad accollarsi le responsabilità di ieri. E in effetti già dalla delibera di giunta pubblicata il 27 giugno scorso sull’albo pretorio del Comune di Formia si poteva evidentemente capire che l’amministrazione Villa non intendeva farsi carico degli errori (od orrori) del passato, poiché già si rimandava alle responsabilità di coloro che avevano firmato o comunque avallato quell’atto del 2009, con un un impegno milionario.

Michele Forte
Michele Forte (foto da: Senato della Repubblica)

La delibera del 27 giugno 2019, infatti, lo affermava chiaramente: prendeva atto della lettera di Navarra; chiedeva un parere pro-veritate all’avvocatura comunale; “prometteva” di produrre “ogni azione utile ad interrompere eventuali prescrizioni e/o decadenza ai fini di eventuali responsabilità erariale o per la formalizzazione di atti giudiziali”. Scherzo del destino ha voluto che la Giunta Villa ha deciso di deliberare il 27 giugno, ponendo le premesse per la messa in mora di oggi, sulla base della lunga e corposa relazione (oltre 200 pagine) che già nel 2010, ovvero meno di un anno dopo la famigerata delibera 2009, firmò l’unità di progetto costituita dalla stessa amministrazione Forte (come raccontato da Latina Tu: leggi qui l’articolo).

È così che l’amministrazione Villa, dando seguito a ciò che aveva fatto trapelare con la delibera del 27 giugno, ha messo in mora a tutela dell’ente comunale e degli attuali amministratori non responsabili di una situazione sviluppatasi dieci anni fa. Due i motivi principali: primo perché potrebbero emergere eventuali profili di danno erariale; secondo: la delibera del 2009 che ha incasinato il Comune di Formia (e probabilmente posto le fondamenta per il fallimento della controllata Formia Servizi) potrebbe essere illegittima poiché manca di parere contabile e di documentazione a suo corredo.

Massimo Vernetti
Massimo Vernetti

A rigor di garanzia di quel mutuo per il Multipiano, la Giunta di Formia a guida Forte avrebbe dovuto costituire un fondo qualora la Formia Servizi Spa non avesse corrisposto i soldi prestatigli della banca Biis. Cosa mai avvenuta. E a risuonare, oggi, è quella frase inserita nella lettera di diffida del 12 giugno 2019 dal curatore fallimentare della Formia Servizi Spa: il Comune di Formia non non ha mai adempiuto ai suoi impegni per pagare gli eventuali ammanchi della ex controllata “tan’è che, nell’impossibilità di adempiere regolarmente alle proprie obbligazioni, la Formia Servizi è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Latina in data 23/10/2010 proprio su istanza della medesima Biis” (ndr: la banca che aveva concesso il mutuo per la realizzazione del Multipiano). Per inciso, in riferimento a quel fallimento, sono a processo l’ex amministratore Massimo Vernetti e altri 14, per peculato e bancarotta fraudolenta. Ma questa è un’altra storia poiché, ad ora, rimangono solo i debiti e i responsabili. Tanti.

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