COVID: LAZIO RIMANE ZONA GIALLA. LA DECISIONE DI SPERANZA

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Foto da Confartigianato Lazio

Covid: Lazio rimane in fascia gialla. Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha preso la decisione per i nuovi colori delle Regioni

A partire da domenica 10 gennaio LombardiaEmilia RomagnaVenetoCalabria e Sicilia saranno in zona arancione, mentre il Lazio, pur avendo qualche elemento critico, rimane in zona gialla.

L’ordinanza è attesa in serata e sarà valida fino al 15 gennaio – data di scadenza del dpcm – ma contestualmente al prossimo provvedimento del presidente del Consiglio verranno valutate probabili proroghe

Il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, in conferenza stampa ha confermato che la curva dei contagi “ha rallentato la decrescita e ha avuto una controtendenza in questa settimana”. C’è stato “un incremento della velocità di crescita dei casi, come indica l’indice Rt che è sopra 1 in molte regioni”.

“Credo che il lavoro fatto dai prefetti su orari e potenziamento dei mezzi di trasporto sia un lavoro prezioso e quindi la riapertura delle scuole va fatta tenendo conto di questi piani, ma anche da analizzare con grande attenzione in funzione dell’andamento dell’epidemia”, ha aggiunto Brusaferro, specificando che i dati dei contagi devono “spingerci alla massima attenzione nelle misure da adottare”. Lo strumento principale resta quello della divisione in zone, che il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, nella stessa conferenza stampa, torna a promuovere: “Ha funzionato nel ridurre i contagi“.

Brusaferro ha chiarito che le Regioni/Province autonome considerate a rischio alto sono 12, mentre 8 a rischio moderato. Solo una, cioè la Toscana, è a rischio basso. L’indice Rt è maggiore a 1 (anche nel valore inferiore) in Calabria, Emilia Romagna e Lombardia. Altre 6 (Liguria, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta) lo superano nel valore medio, e altre quattro lo raggiungono (Puglia) o lo sfiorano (Lazio, Piemonte e Veneto).

Sono 13 le Regioni che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (la settimana precedente erano 10). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale torna a essere sopra la soglia critica (30%). Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in lieve aumento da 2.565 (28/12/2020) a 2.579 (04/01/2021); il numero di persone ricoverate negli altri reparti è invece lievemente diminuito passando da 23.932 (28/12/2020) a 23.317 (04/01/2021).

Esulta, ma con moderazione, il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: “Il Lazio é ancora in fascia gialla, ad oggi l’unica regione italiana a non avere mai cambiato colore. Un risultato importante frutto senza dubbio delle scelte fatte in questi mesi ma soprattutto del rispetto delle norme da parte dei cittadini laziali, a cui va il mio ringraziamento. Non possiamo abbassare la guardia però. I dati di questi ultimi giorni ci dicono chiaramente che la fine dell’emergenza è ancora lontana e la curva dei contagi continua a crescere. Per questo serve, fino a che non avremo una vaccinazione di massa, continuare in questa direzione: rispettando le regole, mantenendo comportamenti rigorosi e applicando tutte le misure di prevenzione. Solo in questo modo potremo contenere efficacemente la diffusione del virus”.

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