COVID-19: ZINGARETTI DECIDE PER LA PROVINCIA DI LATINA. ECCO TUTTE LE RESTRIZIONI

Nicola Zingaretti
Nicola Zingaretti

Due settimane di limiti e restrizioni per la provincia di Latina: il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti firma l’ordinanza che inasprisce le regole anti-Covid per il territorio pontino. Le misure regolamentano soprattutto bar, ristoranti, esercizi commerciali e i comportamenti inidonei nei luoghi pubblici. Si invitano le aziende allo smart working e c’è un’apertura alle assunzioni in ambito sanitario

Che il quadro fosse peggiorato lo dimostrano i dati della provincia di Latina. Dal 4 ottobre, il dato medio giornaliero della provincia di Latina è stato pari a 51 nuovi casi con conseguente incremento percentuale, rispetto ai dati delle due settimane precedenti (20 casi di media giornaliera), pari al 155%;

Il numero totale dei casi attualmente positivi è pari a 792, di cui 89 in regime di ricovero. L’età media dei nuovi contagiati è di 49 anni e il trend ha obbligato la Regione a prendere decisioni necessarie, laddove le amministrazioni locali non lo hanno fatto.

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Otto le misure imposte dalla Regione che inizieranno già da oggi per due settimane.

  1. Contingentamento a numero massimo di 20 persone, con registrazione e adozione delle misure di prevenzione, per le feste private, cerimonie civili e religiose.
  2. Contingentamento a massimo 4 ospiti per tavolo, con rispetto del distanziamento sociale, nei ristoranti e nei locali di somministrazione di alimenti e bevande;
  3. Chiusura anticipata dei pub, bar e ristoranti alle ore 24;
  4. Obbligo di esposizione, all’ingresso degli esercizi commerciali e degli uffici aperti al pubblico, di un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente, in rapporto alle dimensioni dei locali e nel rispetto del distanziamento sociale;
  5. Divieto di assembramento nelle aree antistanti l’accesso di scuole, banche, uffici postali e altri uffici pubblici oltre che nei luoghi pubblici (piazze, parchi, spiagge, ecc.);
  6. Divieto di accesso alle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali per visite a parenti o amici ricoverati ovvero accesso regolamentato, in casi eccezionali e all’esito di autorizzazione scritta da parte del responsabile sanitario della struttura di ricovero;
  7. Contingentamento del numero di persone che possono frequentare contemporaneamente palestre, scuole di ballo e altre attività di natura sportiva effettuata in luoghi chiusi con esposizione di cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente in rapporto alle diverse aree di attività della struttura, inclusi gli spogliatoi, nel rispetto del distanziamento sociale, assicurando attività di sorveglianza a carico dell’esercente;
  8. Favorire il lavoro agile (smart working), laddove praticabile, nelle aziende con sede sul territorio della Provincia di Latina;

L’ordinanza di Zingaretti prevede, inoltre, in ragione dell’emergenza sanitaria e dell’esigenza di assunzioni del personale, che il coordinamento delle graduatorie per il reclutamento di personale a tempo indeterminato e determinato per tutti i ruoli del servizio sanitario regionale venga affidato alla Cabina di regia per il reclutamento straordinario del personale.

Le sanzioni per i trasgressori dell’ordinanza vanno dai 400 ai 3000 euro.

L’ordinanza del Presidente è una misura necessaria per contenere i numeri del virus che nell’ultima settimana hanno fatto registrare un aumento considerevole in rapporto alla popolazione residente. Le misure richieste dalla Asl e contenute nell’ordinanza sono destinate a garantire il contingentamento e il distanziamento sociale al fine di prevenire un ulteriore aumento dei casi. Confidiamo in uno spirito di collaborazione da parte di tutti i soggetti interessati e nell’attivazione degli opportuni controlli da parte delle Istituzioni preposte. È indispensabile, in questa fase, rispettare queste regole che non vogliono minimamente essere punitive, ma di prevenzione per evitare ulteriori e più gravose limitazioni sull’intera provincia”.

Lo dichiara l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

Anche il sindaco di Latina, Damiano Coletta, si dimostra d’accordo con la decisione assunta da Zingaretti ravvisando l’aumento dei contagi nello strascico estivo. Per il sindaco, ad ogni modo, la sua gestione rimane virtuosa. “Era necessario dare una sterzata – ha detto Coletta in una conferenza stampa via web – Noi avevamo già provato a darla anticipando sia la Regione che il Governo imponendo la mascherina sempre e in ogni luogo e la chiusura anticipata dei locali. Ora arriva questo pacchetto di provvedimenti restrittivi, della durata di due settimane, che vuole dare un ulteriore segnale e che speriamo porti a un’inversione di tendenza. La nostra provincia, il Comune di Latina, si erano dimostrati virtuosi, ma adesso stiamo risentendo delle conseguenze di quella che possiamo definire una “bolla turistica”, soprattutto nel mese di agosto, perché è in quel periodo che si è innestato un meccanismo di diffusione dovuto ai tanti asintomatici che sono venuti a trascorrere le vacanze qui da noi. I provvedimenti restrittivi che sono stati presi in accordo con la Asl e con l’assessorato alla Sanità regionale dovranno trovare ora una sintesi politica per limitare l’impatto economico sul territorio. Mi spiace che c’è un settore che viene penalizzato più di altri, vale a dire quello dei pub, ma la sanità doveva per forza avere la priorità. Le limitazioni nella ristorazione sono state invece più attenuate. Adesso, ribadisco, sarà anche la politica a dover gestire questo momento sostenendo le istanze dei settori produttivi che potrebbero andare in difficoltà economica. Tutta la comunità dovrà rispondere nel migliore dei modi perché questo ulteriore sacrificio porti ai frutti sperati. Non va dimenticato che il nodo resta sempre il distanziamento“.

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