Dopo il nuovo Dpcm del Governo Conte, l’Italia è stata divisa in tre zone: gialla, arancione e rossa in base al rischio di contagiosità del Covid-19. Il Lazio e, naturalmente, la provincia di Latina ricadono in zona gialla
In base al monitoraggio dell’Iss e del ministero della Salute in questo momento in Italia non ci sono zone che si possano considerare a “rischio basso”, ossia verdi. Ecco perché la locuzione “verde” non c’è.
Sono invece 11 le Regioni che si collocano in un’area gialla di “rischio moderato”, con un Rt che non supera per ora la soglia di allerta di 1,5, comunque più bassa della media nazionale che ora si attesta su 1,7.
Ad oggi sono zone gialle: Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Toscana, Umbria.
In queste Regioni le regole applicate saranno in vigore dal 6 novembre al 3 dicembre. Eccole di seguito:
- coprifuoco dalle 22 alle 5, salvo per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi;
- le attività dei servizi di ristorazione, fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, sono consentite dalle ore 5.00 fino alle ore 18.00. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Dopo le 18,00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, e sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Continuano a essere consentite le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, nei limiti e alle condizioni di cui al periodo precedente;
- centri commerciali chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno;
- didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, cioè per le scuole superiori, che oggi, almeno al 25%, seguivano in presenza, e per tutte le terze medie;
- capienza dei mezzi pubblici dimezzata (al 50%);
- musei e mostre chiusi;
- corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie chiusi;
- consentiti invece gli spostamenti anche fuori Regione, purché le Regioni accanto siano nella stessa zona rischio moderato. All’interno dei territori che ricadono nella zona gialla sarà consentito spostarsi tra Comuni e tra Province. È comunque fortemente raccomandato a tutti i cittadini, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o provati, se non per esigenze di lavoro o di studio, per motivi di salute o necessità.