Nel carcere di Latina cambia la modalità di colloquio tra i detenuti e i loro avvocati difensori: a stabilirlo il direttore della Casa Circondariale Nadia Fontana
In questa emergenza pandemica che ha cambiato la vita della cosiddetta società civile, anche nel microcosmo delle carceri le dinamiche sono giocoforza mutate. A Latina, a differenza di altre carceri italiane, la situazione, ai tempi di Covid-19, parrebbe essere rimasta sostanzialmente tranquilla. Solo un paio di settimane fa, ci fu uno spiegamento di mezzi e uomini delle forze dell’ordine che circondarono la struttura di Via Aspromonte e delimitarono le vie adiacenti nei giorni caldi delle rivolte dentro le carceri nello Stivale. Una precauzione puntale ed efficiente.
Al di là delle solite imbeccate non confermate di accenni di rivolta, nel capoluogo di provincia i detenuti non hanno dato segno di protesta e la vita sembra essere filata liscia come prima dei giorni pandemici. A contribuire, facendo i debiti scongiuri, l’assenza di contagi da coronavirus.
Merito sicuramente va alla polizia penitenziaria tout court che, pochi mesi fa, fu colpita dallo scandalo dell’inchiesta Astice che coinvolse due delle guardie carcerarie di Latina. Va detto, però, che all’inchiesta la penitenziaria ha contribuito non poco allo svolgimento delle attività investigative in collaborazione con i Carabinieri di Latina, supportati anche dai Ros capitolini.
Ieri, tramite una missiva indirizzata al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Latina, il direttore Fontana ha spiegato ai legali come mettersi in contatto visivamente con i loro assistiti: non più Skype for business che ha evidenziato alcune criticità tecniche ma un numero Whatsapp valido per tutti e una prenotazione da parte dell’avvocato che voglia parlare col suo cliente da fare qualche giorno prima.
Il legale dovrà fornire nell’ordine: il nominativo del detenuto con il quale si intende effettuare il colloquio; il numero del procedimento penale per verifica della rituale nomina; data e ora del collegamento; numero di utenza mobile sulla quale eseguire la videochiamata; altro numero di telefono per eventuali comunicazioni.
I collegamenti visivi sono stati disposti dalla direzione del carcere durante la settimana dal lunedì al venerdì, esclusivamente dalle 11 alle 14.