20 sono i nuovi casi di persone contagiate dal Coronavirus-Covid-19 a Latina e provincia: se ne registrano 5 a Terracina, 4 a Itri (riferibili ad altrettante donne, di cui una minorenne, che hanno partecipato ad una crociera ad Antigua lo scorso mese), 3 a Sezze, 2 a Latina, 1 a Cisterna, 1 a Sermoneta, 1 a San Felice Circeo, 1 a Formia, 1 a Castelforte e 1 a Minturno
Dopo qualche giorno di ribasso continuo, oggi il virus ricorda che purtroppo è più subdolo che mai e che non si può ancora allentare la presa. Il cammino è lungo. Ad oggi, compresi vittime e guariti, il Covid-19 ha colpito 324 pontini.
Bollettino dell’Asl di Latina – Rispetto alla giornata di ieri, si registrano 20 nuovi casi positivi, di cui 17 trattati a domicilio.
I casi sono distribuiti nei comuni di: Terracina (5), Itri(4), Sezze (3), Latina (2),Cisterna (1), Sermoneta (1), San Felice Circeo (1), Formia (1), Castelforte (1), Minturno (1).
Sono stati registrati due decessi: un paziente (residente a Fondi) presso la Medicina d’Urgenza dell’Ospedale Dono Svizzero di Formia e l’altra (residente a Latina) presso il Reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale S.M. Goretti.
I pazienti ricoverati sono collocati presso lo Spallanzani (12), la Terapia Intensiva del Goretti (5), l’unità di Malattie Infettive del Goretti (18) e altre unità operative del Goretti, del Dono Svizzero di Formia e di Gaeta (73). Quattro pazienti sono ricoverati in altri ospedali della Regione Lazio.
Complessivamente, sono 1.980 le persone in isolamento domiciliare. Parallelamente 3.231 persone hanno terminato il periodo di isolamento.
Si raccomanda ai cittadini di tutta la provincia di rispettare rigorosamente le disposizioni ministeriali in materia di mobilità delle persone, cercando di evitare di uscire dal proprio domicilio se non per i motivi specificati dalle stesse disposizioni (motivi di salute, lavoro o rientro al proprio domicilio/residenza). Allo stesso modo occorre rispettare rigorosamente quanto stabilito in materia di rispetto delle distanze, lavaggio delle mani e divieto di assembramento. Si ricorda che, allo stato, l’unico modo per evitare la diffusione del contagio consiste nel ridurre all’essenziale i contatti sociali per tutta la durata dell’emergenza.