CORTE DEI CONTI DÀ 4 MESI AL COMUNE DI SEZZE PER CHIARIRE SU TESORERIA, DEBITI E TRASPARENZA

Corte dei Conti

La Corte dei Conti richiama il Comune di Sezze: criticità forti sull’anticipazione di tesoreria e debiti fuori bilancio

Finalmente dopo 4 anni di dura opposizione tutte le criticità segnalate dal gruppo di minoranza Biancoleone ai bilanci del Comune di Sezze, sono state certificate dalla Corte dei Conti Sezione Controllo Regione Lazio in data 22 dicembre 2020 con la delibera n. 142/2020/PRSE“. Così in una nota il gruppo composto dai consiglieri di minoranza setini Serafino Di Palma e Paride Martella.

Con un’altra premessa, tengono a specificare i sue consiglieri: “Nonostante che la stessa Corte dei Conti obbligasse il Comune di Sezze a pubblicare la deliberazione n. 142 sul sito istituzionale dell’amministrazione ai sensi dell’art. 31 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ad oggi sul nostro sito non è stata ancora pubblicata. Cosa ancor più grave che tutta questa documentazione è stata segretata senza alcuna interlocuzione con il Consiglio Comunale“.

Al di là dei nodi politici, la Corte dei Conti, nella delibera depositata lo scorso 22 dicembre, puntualizza alcune criticità dell’Ente setino a cui richiede di rendere trasparenti alcuni dati, per ora mancanti. E la data da cerchiare in rosso è il prossimo 30 aprile 2021, il termine imposto dai magistrati contabili laziali all’amministrazione per far pervenire tutti i dati e i chiarimenti richiesti.

Ecco i punti salienti. Il Comune, nell’ordine, dovrà fornire i dati e i chiarimenti richiesti sull’anticipazione di tesoreria, procedendo, sin dalla gestione in corso, a una costante ed attenta verifica dell’equilibrio nella gestione di cassa, monitorando le cause del fenomeno contabile riscontrato, al fine di ricondurre il ricorso all’anticipazione di tesoreria ad un ambito fisiologico e non più patologico; fornire i dati e le informazioni richiesti in merito all’anticipazione di liquidità; fornire riscontro in merito ai vincoli di cassa da ricostituire, per gli esercizi finanziari dal 2016 al 2018; fornire riscontro in merito alla determinazione del Fondo crediti di dubbia esigibilità e al ripiano dei disavanzi di amministrazione 2017, 2018 e 2019; fornire i chiarimenti richiesti in merito ai dati sulle attività di contrasto all’evasione tributaria e monitorare attentamente la gestione dei residui, le attività di riscossione delle entrate in c/residui e le attività di contrasto all’evasione tributaria; il rispetto delle disposizioni normative di cui all’art. 16, comma 26, del D.L. n. 138/2011 e del D.M. 23/01/2012 e, conseguentemente, delle tempistiche previste per la trasmissione alla Sezione dei prospetti relativi alle spese di rappresentanza; l’adozione di ogni misura utile a tutelare gli equilibri di bilancio da potenziali pregiudizi derivanti da posizioni debitorie/creditorie con gli organismi partecipati non conosciute e/o comunque non allineate, così come rimarcato dalla Sezione delle Autonomie n. 2/SEZAUT/2016/QMIG, nonché la trasmissione della documentazione e delle informazioni relative agli organismi partecipati; trasmettere le informazioni non ancora fornite, nonché adottare, sin dalla gestione finanziaria in corso, ogni misura utile a fare fronte alle maggiori ed eventuali spese legate a contenziosi in essere, improntando, dunque, la propria gestione ad un comportamento prudente ed effettuando una effettiva ricognizione del contenzioso nel rispetto dei principi contabili; fornire le informazioni richieste sui debiti fuori bilancio; fornire le informazioni richieste in merito alle misure organizzative e correttive adottate per il superamento della criticità relativa al rispetto dei tempi di pagamento dei propri debiti commerciali, nonché monitorare attentamente il rispetto della normativa, adottando, sin da ora, ogni azione necessaria; riferire in merito all’aggiornamento degli inventari entro il 30 aprile 2021.

La Corte dei Conti ha inoltre evidenziato che, sulla quasi totalità dei punti oggetto di verifica, il Comune di Sezze non è stato in grado, ad oggi, di fornire un appropriato riscontro, rinviando ad una “futura risposta” i chiarimenti richiesti, nonostante l’istruttoria si riferisca alle annualità dal 2015 al 2018 (con alcuni aggiornamenti al 2019) e, dunque, ad esercizi finanziari i cui dati dovrebbero essere ormai ben noti e sedimentati, nonché certi, attendibili e trasparenti.

Incalza il gruppo Biancoleone: “A quanto pare i circa 20 mila Euro spesi con i soldi dei contribuenti di Sezze per il superconsulente non sono serviti a niente che tra l’altro ha eseguito un lavoro che avrebbero dovuto fare gli uffici”.

La Corte dei Conti – aggiungono in conclusione i consiglieri di opposizione Serafino Di Palma e Paride Martellaha ribadito una maggiore attenzione nella tenuta e nel monitoraggio dei propri dati di bilancio, atteso che l’impossibilità dichiarata dal Comune di Sezze nel procedere, ad oggi, a dare riscontro su questa e su una pluralità di questioni, relative agli esercizi finanziari in esame, pone in serio pericolo la veridicità, l’attendibilità e la correttezza delle gestioni contabili, su cui si richiede una seria riflessione da parte degli organi sia politici sia tecnici dell’Ente“.

Per i due consiglieri, ora, è necessario al più presto un Consiglio Comunale ad hoc, concentrato sulla delibera scritta dal giudice contabile Marinella Colucci della Sezione regionale di controllo per il Lazio presieduta dal giudice Roberto Benedetti.

Leggi anche:
SEZZE SULL’ORLO DEL DISSESTO FINANZIARIO

Articolo precedente

CITTADINI SENZA ACQUA A FORMIA: L’ASSOCIAZIONE SCRIVE AL COMMISSARIO TIZZANO

Articolo successivo

HOTEL GANIMEDE: CHIESTO IL DISSEQUESTRO. CUSANI E GLI ALTRI VERSO LA PRESCRIZIONE

Ultime da Politica