CORRUZIONE E FALSO, INDAGATA EX DIRIGENTE UFFICIO SCOLASTICO DI LATINA

carabinieri

È indagata dalla Procura di Vibo Valentia per un episodio di corruzione l’ex dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale di Latina Maria Rita Calvosa

Calvosa, 59 anni, nata a Roma ma residente a Latina, è stata indagata in qualità di direttrice dell’Ufficio scolastico regionale della Calabria in concorso con il funzionario del Miur Maurizio Piscitelli e Giovanni Carbone, partecipante a un concorso per il conferimento di incarichi dirigenziali. In tutto sono 13 indagati: arrestate dieci persone, otto in carcere e due ai domiciliari, con l’accusa di falso e corruzione nella pubblica amministrazione.

Maria Rita Calvosa

Secondo l’accusa della Procura di Vibo Valentia – procuratore Camillo Falvo e sostituto Ciro Lotoro -, Maria Rita Calvosa, presidente della Commissione, avrebbe accettato la promessa fatta da Piscitelli relativa ad un suo futuro trasferimento a Roma con incarico dirigenziale, a fronte del compimento di un atto contrario ai doveri di ufficio, consistenti nel consentire a Carbone di superare la prova concorsuale con il terzo posto in graduatoria.

Lo stesso Carbone si sarebbe relazionato, su indicazione di Piscitelli, con dirigenti centrali del Miur, sfruttando anche collegamenti di tipo massonico, al fine di fare ottenere dalla Calvosa l’utilità consistente nel ruolo dirigenziale a Roma, sua città d’origine, in cambio dell’ottenimento del superamento del concorso.

L’inchiesta denominata Diacono ha portato alla scoperta di una serie di attività illecite nell’ambito della pubblica istruzione ed è scattata dopo il ritrovamento, nel luglio 2020, di un arsenale di armi (da guerra e clandestine) e un’ingente somma di denaro nell’abitazione di Davide Pietro Licata, vicino all’Istituto “Accademia Fidia”. Sequestrate 19 società, operanti nel settore dell’istruzione, per un valore stimato di circa 7 milioni di euro.

Gli approfondimenti hanno consentito di ricostruire una rete di istituti formativi (paritari e artistici/musicali) che ha illecitamente prodotto, in cambio di denaro e/o altre utilità, titoli di studio e attestati (oltre che operato fittizie assunzioni), al fine di favorire la partecipazione dei beneficiari a pubblici concorsi per l’assunzione di personale docente e Ata (assistente tecnico amministrativo).

Come riportano quotidiani e siti locali calabri, le indagini avrebbero consentito di fare luce anche su un’ulteriore episodio di corruttela, finalizzato a conseguire l’attribuzione di importante incarico istituzionale nell’ambito del Ministero dell’Istruzione, a beneficio di una dirigente dell’Ufficio scolastico regionale della Calabria, per l’appunto Calvosa che è stata dal 2005 al 2015 Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio, Ufficio XII Ambito Territoriale Latina.

Le persone finite in carcere sono Davide Licata, Igor Vincenzo Licata, Dimitri Licata, Carmine Caratozzolo, Maurizio Piscitelli, Michele Licata, Christian Piscitelli, Michela Licata. Ai domiciliari Rossella Marzano e Domenico Califano.

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