Chiesta dalla Procura di Roma l’autorizzazione a procedere per l’ex Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, originario di Latina
L’ex ministro pontino Corrado Clini, a guida del dicastero dell’ambiente nel Governo Monti (dal 2011 al 2013), e prima ancora Dirigente del medesimo dicastero, è indagato dalla Procura di Roma per associazione per delinquere, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e in concorso per turbata libertà degli incanti con l’aggravante del reato di transanazionalità.
È per questo che la Procura di Roma, tramite il Procuratore Capo Francesco Lo Voi, ha fatto pervenire al Presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati la richiesta di autorizzazione a procedere in giudizio così come disposto dal Collegio per i reati ministeriali presso il Tribunale capitolino.
Clini, che recentemente è stato condannato anche dalla Corte dei Conti a restituire un milione di euro al Ministero, dopo una condanna in primo grado in sede penale, è accusato dalla Procura di essere promotore di un’associazione per delinquere, di cui farebbero parte i co-indagati Martina Hauser (la compagna dell’ex Ministro), Massimo Martinelli, Marco Cremonini, Sandro Favero, Augusto Calore Pretner, Stefano Banini, finalizzata a commettere numerosi fatti di corruzione, abuso d’ufficio, turbativa d’asta e peculato.
L’indagine pone all’attenzione il periodo tra il 2011 e il 2013, proprio quando Clini era Ministro dell’Ambiente e la sua compagna, Martina Hauser, una consulente dello stesso, con importanti rapporti in Serbia e Montenegro (l’ex marito della Hauser è Andrija Jovicevic, ex ministro montenegrino).
In sostanza Clini avrebbe disposto ingenti somme di risorse economiche del Ministero dell’Ambiente, finalizzate all’implementazione di progetti diretti all’efficientamento energetico e alla riduzione dell’impatto ambientale, verso società riconducibili a lui stesso e alla compagna, nonché agli altri co-indagati, tra cui rappresentanti legali e amministratori di società e consorzi.
Secondo la Procura capitolina, le condotte del ritenuto sodalizio avrebbero fatto ottenere allo stesso, nel corso degli anni, la disponibilità di 112 milioni di euro: per l’esattezza 112.522.490.22, pari alla somma dei finanziamenti erogati dal Mattm (ossia Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare).
In cambio dei fondi ottenuti dalle varie società “amiche” e soprattutto degli appalti pilotati alla compagna Hauser, Clini e i suoi accoliti avrebbero ricevuto l’affitto pagato dell’abitazione di proprietà della Hauser, i servizi di security, il contratto per la stessa Hauser da parte della Euro Mee Srl e altri contratti stipulati con i Consorzi Cursa e Cueim.