Monopolio delle sanatorie edilizie a Gaeta: nuova udienza ieri per il processo che vede alla sbarra dirigenti e funzionari del Comune di Gaeta con imprenditori del sud pontino
Non è successo molto nll’udienza celebratasi ieri presso il Tribunale di Cassino. Di certo c’è stata la sostituzione del giudice e un rinvio per tutti gli imputati al 2 novembre quando verranno giudicati col rito abbreviato due degli undici alla sbarra: Arcangelo Purgato e Gennaro Grieco.
Come noto, la vicenda che ha scosso il Comune gaetano trova la sua genesi in un’operazione dei Carabinieri di Gaeta che ha visto il sequestro di un cantiere, in zona Capo di Serapo, destinato alla realizzazione di un complesso residenziale di circa venti appartamenti. Un complesso, specificava la Procura, che nonostante fosse stato regolarmente autorizzato, poneva in essere, in ragione dell’attività degli investigatori, irregolarità strutturali, paesaggistiche e ambientali che alcuni funzionari comunali avevano occultato.
Gli imputati sono accusati, a vario titolo, per corruzione, abuso d’ufficio, falso, danneggiamento e abusivismo edilizio (leggi approfondimento di seguito).
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