La consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle ridimensiona i proclami sull’autostrada Roma-Latina: “Niente di deciso, serve tavolo tecnico-politico”
“Non c’e’ nessuna volontà, da parte nostra, di ostacolare il miglioramento delle infrastrutture regionali, ma non possiamo accettare a prescindere un progetto che non conosciamo e che oggi esiste solo nelle conferenze stampa”.
Così, in una nota, la consigliere regionale Valentina Corrado sul corridoio intermodale Roma Latina, nel corso del suo intervento di oggi in Consiglio regionale.
“Il Movimento 5 Stelle ha da sempre espresso la propria contrarietà al vecchio progetto autostradale ed una riserva alla revisione dello stesso, che continua a mantenere le stesse criticità in termini di elevato impatto ambientale, mancata risoluzione di problemi di sicurezza della Pontina, strada a notevole traffico pendolare e soprattutto per la totale assenza di condivisione con il territorio interessato. Le quotidiane uscite mediatiche di Zingaretti, in coppia con la ministra De Micheli – continua la consigliera regionale M5S – che sembra muoversi in maniera univoca, senza alcun confronto con le forze politiche di maggioranza, spacciano questa opera come già decisa, mentre nei fatti non esiste un solo elenco ufficiale di interventi, nessun atto, ne’ tanto meno un tavolo di confronto e condivisione sulle proposte alternative, sostenibili, realizzabili e condivise con sindaci e comitati cittadini. Sarebbe opportuno discutere, ad un tavolo politico e tecnico di confronto, dei vantaggi che l’alternativa ad un progetto vecchio di 25 anni porta con sé, in termini economici di riduzione dei costi e in termini temporali di dimezzamento dei tempi per la chiusura dei cantieri, con conseguente riduzione del danno anche a carico delle imprese del distretto pontino che non rimarrebbero irraggiungibili e tagliate fuori a lungo, a causa della chiusura dei tratti stradali oggetto di intervento. E vorremmo che venisse accolta la vera sfida dell’innovazione dell’arteria stradale ss148 pontina, ossia la costruzione di una rete tranviaria di collegamento Roma-Latina per pendolari e finanche un interporto di collegamento della nostra regione con l’asse ferroviario scandinavo-mediterraneo per il trasporto delle merci su ferro”.
“E soprattutto – ribadisce Corrado – non va abbassata la guardia sul profilo della legalità, perché sappiamo bene che le mafie hanno dimostrato di saper sfruttare al meglio il complesso tessuto economico delle città e delle province, comprovando di sapersi innestare nei processi legali economici della nostra regione, prevalentemente attraverso le opere pubbliche. Ce lo ha confermato la recente relazione semestrale della DIA, che ha definito la nostra regione un vero e proprio laboratorio criminale in cui coesistono formazioni mafiose di diversa matrice ed etnia, radicate per lo piu’ nelle province di Latina, Frosinone e Roma”.
“Sarebbe un errore affidare alla sola magistratura l’opera di repressione della criminalità – conclude Valentina Corrado – è necessaria un’azione di prevenzione che parte anche da ciò che la Regione sceglie di fare, dalle modalità con le quali decide di intervenire e dall’azione sinergica che va messa in campo con l’autorità anticorruzione. Non possiamo permettere alla criminalità organizzata di permeare gli investimenti di rilancio della nostra regione. Investiamo si’, ma con sguardo attento e non al solo fine di aprire un cantiere, facciamolo con intelligenza per realizzare quelle opere utili che le imprese e i cittadini attendono anche da 25 anni”.