CORI, APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE. L’ALTRA CITTÀ: “FUORI TEMPO MASSIMO”

Il 15 aprile il Consiglio Comunale ha approvato il bilancio di previsione 2024-2026 oltre i termini previsti dalla proroga governativa e dalla diffida del Prefetto.

La previsione triennale è stata approvata dalla maggioranza di De Lillis con i voti contrari e astenuti della minoranza.

L’assessore al bilancio, Simonetta Imperia, ha indirettamente ammesso che il significativo ritardo nella predisposizione del bilancio di previsione è stato determinato dalla scarsità delle risorse finanziarie e quindi dalla difficoltà di dare la necessaria copertura alla spesa.

“Infatti, sottolinea il capo gruppo de L’Altra Città Evaristo Silvi – sul fronte delle entrate, sono stati messi a bilancio circa 6 milioni di euro di residui tributari. Si tratta di somme da incassare, ma anche un bambino si chiederebbe se ci si riuscirà. Nonostante questo enorme volume di crediti tributari, nel bilancio di previsione si riesce a stento a coprire i costi per le utenze e per le manutenzioni ordinarie. Non ci sono soldi né per la cultura, né per lo sport, né per lo sviluppo delle attività produttive, né per i giovani, né per la sicurezza. Per tutte queste cose si spera di poter attingere alle risorse statali e regionali. Per i servizi sociali ci sono invece le risorse del Distretto Asl. È anche prevista l’esternalizzazione del servizio di scuolabus, l’ultimo servizio che ancora si paga con le casse comunali. Una situazione al limite”.

Sono invece consistenti le risorse previste per le opere pubbliche, tutte, ovviamente, incentrate sui finanziamenti statali.

“Sulle opere pubbliche, al di là delle decine di milioni di previsione, c’è da registrare una assoluta mancanza di visione e di pianificazione, commenta Silvi. Infatti, nel piano triennale delle opere pubbliche è stato inserito di tutto e di più. La logica non è quella di capire cosa serve a Cori e Giulianello, ma bensì attingere ai fondi, anche se gli interventi non servono”.

La seduta è stata molto movimentata perché la minoranza ha insistito nella richiesta, già avanzata nei giorni scorsi, di dimissioni della presidente del Consiglio Comunale, Annamaria Tebaldi, coinvolta nell’abuso edilizio dell’abitazione di famiglia e ritenuta non imparziale nella conduzione dei lavori del Consiglio, come richiesto dal ruolo. Inoltre, nelle file della maggioranza c’è stato molto nervosismo tanto che la seduta è stata interrotta a causa dell’allontanamento dall’aula di gran parte dei consiglieri.

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