CORDEN PHARMA. I SINDACATI: “DATI PER SPACCIATI I 122 LAVORATORI IN ESUBERO”

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I sindacati, con una lettera agli organi politici regionali, denunciano la drammaticità della situazione in Corden Pharma, lo stabilimento di Sermoneta dove è iniziato un procedimento di licenziamento

Gli assessori regionali Di Berardino e Orneli
Gli assessori regionali Di Berardino e Orneli

In attesa dell’incontro in Regione Lazio previsto per martedì 14 gennaio, i sindacati Filtctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e UGL Chimici hanno scritto una nota recapitata al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, all’Assessore al Lavoro Claudio Di Berardino e all’Assessore allo Sviluppo Economico Paolo Orneli.

Le organizzazione sindacali descrivono uno stato dell’arte all’interno dell’azienda di Sermoneta Scalo che, da più parti, viene dato per ultimativo: più di 120 lavoratori rischiano di perdere il posto di lavoro. Tuttavia i rappresentanti non si danno per vinti e tentano, come per la crisi dell’anno scorso, di coinvolgere le Istituzioni, rimaste ormai l’unica ancora di salvataggio rispetto a una decisione presa dai vertici dell’azienda decisi a smagrire la forza lavoro in ragione di un mercato e una concorrenza ormai troppo avanti per le possibilità dell’impresa.

Sede di Unindustria, Latina
Sede di Unindustria, Latina. La foto risale al 3 dicembre del 2018, in concomitanza con un altro incontro tra sindacati e Corden Pharma per la dura crisi che ha coinvolto l’azienda lo scorso anno. Quella crisi si concluse con un accordo stipulato a gennaio 2019. A distanza di un anno, i lavoratori si trovano a dover affrontare un altro momento di difficoltà, molto affine a quello vissuto l’anno scorso. Quando finirà?

Egregio Presidente, Egregi Assessori – scrivono i sindacati in una lettera data lunedì 9 gennaio – con la presente le scriventi OO. SS. Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e Ugl Chimici di Latina congiuntamente alla RSU di stabilimento, intendono esprimere alcune considerazioni in merito alla complicata vertenza della Corden Pharma Latina SpA di Sermoneta, in vista dell’incontro convocato per il prossimo 14 gennaio presso gli uffici della Regione Lazio. Come ben sapete, è da più di un anno che ci confrontiamo con questa vertenza, infatti quasi allo scadere della fase amministrativa il 17 gennaio 2019, presso gli uffici della Regione Lazio alla presenza dell’Assessore Di Berardino, si riusciva a trovare un’intesa con la Società. Intesa che se da una parte prevedeva la richiesta dodici mesi di CIGS e la riduzione del personale su base non oppositiva, dall’altra richiedeva dei sacrifici da parte dei Lavoratori in termini salariali con la riduzione del costo del Lavoro. Da allora come OO. SS. abbiamo sempre ricercato un confronto e un dialogo con la società volto a comprendere quali misure concrete la stessa volesse mettere in campo, non solo in termini economici ai fini concordatari, ma anche quelle misure necessarie al superamento della crisi e a favorire nel medio – lungo termine, il riequilibrio economico delle attività ed il rilancio. Purtroppo, nonostante il Nostro impegno e la nostra buona volontà nella conduzione della vertenza, quello che ad oggi rileviamo è un Società che continua a prendere tempo rilanciando nuove problematiche ad ogni incontro senza però voler entrare nel merito delle questioni, ribadendo esclusivamente la strutturalità dei 122 esuberi dichiarati a prescindere da qualsivoglia scenario o contesto. Come OO. SS. non possiamo esimerci dall’esprimere la nostra più totale preoccupazione per quei 122 Lavoratori, che in tanti danno ormai già per spacciati. Noi crediamo invece che ci sia ancora una possibilità, che ci sia una alternativa. FILCTEM CGIL – FEMCA CISL – UILTEC UIL – UGL CHIMICI Segreterie Territoriali Attraverso questa lettera vogliamo in maniera univoca e chiara dichiarare la Nostra più assoluta volontà nel cercare di ratificare un accordo che non si limiti a tamponare l’emorragia, ma che grazie anche al fondamentale contributo e partecipazione delle Istituzioni, parli di prospettive industriali e di come recuperare quelli che oggi sono esuberi. Vogliamo ricercare un accordo che sancisca un percorso di sviluppo del sito e di come al contempo si intende preservare il territorio, entrando nel merito delle misure da applicare. Siamo fermamente convinti nella possibilità di costruire un accordo che si basi su questo tipo di percorso, ed è Nostra intenzione già dal prossimo incontro avanzare delle proposte in merito, e proseguire attraverso un confronto sincero tra gli attori in campo, libero da pregiudiziali di merito ed epurato da vincoli temporali troppo coercitivi. È normale che per raggiungere questo obbiettivo oltre ad utilizzare tutto il tempo necessario al confronto, serve anche una controparte che dimostri con azioni fattive la propria Volontà nel voler ricostruire insieme. Certi nella Vostra più totale comprensione e collaborazione, siamo a porvi i nostri più Cordiali saluti”. 

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