CORDEN PHARMA: ECCO COSA HANNO DECISO VERTICI E SINDACATI SULLA CIGS

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Corden Pharma: stilano un verbale di accordo l’azienda, i sindacati e le Rsu. Ecco cosa è stato deciso

Il tema del nuovo vertice, dopo l’ultimo tenutosi agli inizi di agosto, era come noto la lettera del 27 luglio 2022 con cui la società Corden Pharma Spa, in concordato preventivo, considerato l’approssimarsi della scadenza del periodo di Cassa integrazione straordinaria che terminerà il 10 ottobre 2022, comunicava di aver avviato una procedura di licenziamento collettivo per riduzione di personale nei confronti di n44 lavoratori occupati presso lo stabilimento chimico-farmaceutico di Sermoneta.

Presenti al vertice odierno i manager della Spa, a cominciare dall’amministratore delegato Filippo Rolando, Unindustria, la rappresentanza sindacale dei lavoratori e le segreterie territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec/Uil, Ugl Chimici e Confail.

Anche oggi, tutte le parti hanno messo per iscritto che la situazione economica e finanziaria dello stabilimento si è ulteriormente aggravata a causa dell’aumento dei costi dell’energia elettrica, del gas e delle materie prime anche conseguenti al conflitto in atto tra Russia e Ucraina che, per l’anno in corso, comporta una previsione di maggiori oneri superiori ai 10milioni di euro per i consumi di energia e gas non previsti in quanto non prevedibili nel piano di risanamento e non prevedibili a causa della volatilità delle tariffe delle utilities. Nell’impresa c’è quindi una situazione di squilibrio.

L’azienda ha sottolineato che dalle verifiche effettuate presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali non è possibile fare ulteriore ricorso alla proroga della CIGS (cassa integrazione straordinaria). Al contempo le Organizzazioni sindacali, preso atto delle dichiarazioni della Società e della necessità rappresentata da questa, hanno ribadito la loro contrarietà ai preannunciati licenziamenti insistendo sulla opportunità di ricorrere ad una nuova Cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale in modo tale da poter continuare a gestire in maniera non traumatica gli esuberi e dall’altro di sollecitare anche l’intervento del Ministero dello Sviluppo Economico in riferimento alle opportunità di sviluppo nel mercato dei vaccini.

Al che sia la società ha fatto presente che il Cda di Corden Pharma ha espresso parere favorevole sulla possibilità di richiedere una nuova Cigs per crisi aziendale. I rappresentanti di Unindustria, invece, hanno dato la loro disponibilità a comunicare alle aziende farmaceutiche del territorio l’elenco dei profili professionali e delle competenze dei lavoratori in esubero al fine di favorirne la ricollocazione.

Alla fine l’accordo è stato concluso dalle parti in sei punti. Per favorire l’esodo incentivato dei lavoratori ancora in esubero, la procedura di riduzione di personale avviata da Corden Pharma con lettera del 27 luglio 2022 sarà mantenuta aperta sino al 30 settembre 2023 con l’applicazione del solo criterio della non opposizione al licenziamento.

Al fine di evitare, nell’immediatezza, il licenziamento dei lavoratori dichiarati in esubero, le Parti hanno concordato di fare ricorso all’intervento straordinario di integrazione salariale per crisi aziendale, per 12 mesi decorrenti dall’11 ottobre 2022. 

La CIGS sarà richiesta per un numero massimo di 240 lavoratori, addetti e amministrativamente in carico presso la sede e lo stabilimento di Sermoneta, per il periodo dal 11 ottobre 2022 e sino al 10 ottobre 2023 o per il minor periodo che sarà autorizzato dal Ministero del lavoro e delle Politiche sociali e dall’Inps.

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