La quarta edizione del convegno sull’Autismo svolto il 16 aprile presso l’Istituto “G.Caboto” ha riscosso un grande successo ed ha visto la partecipazione di oltre 200 persone tra cui operatori del settore, docenti e genitori.
L’incontro è stato solo un primo passo per l’amministrazione comunale che infatti, intende proseguire il suo impegno a favore delle persone con autismo organizzando altri eventi e iniziative informative e attivando nuovi servizi di supporto. Durante il convegno, si sono alternati gli interventi di esperti del settore, che hanno trattato i diversi aspetti dell’autismo, dalle cause ai trattamenti, dall’inclusione scolastica all’inserimento lavorativo. Sono state inoltre presentate alcune testimonianze di genitori e di persone con disturbo dello spettro autistico, che hanno raccontato le loro esperienze e le loro sfide quotidiane.
Il sindaco Cristian Leccese sottolinea che “l’incontro, organizzato dall’assessore Gianna Conte, rappresenta un momento di dialogo con la finalità di promuovere un’ampia riflessione fra gli operatori ed anche per sensibilizzare l’opinione pubblica, aumentare la conoscenza e la consapevolezza sull’autismo, nonché garantire la crescita della comunità”.
L’Assessore Conte afferma che “siamo davvero soddisfatti della grande partecipazione al convegno; questo è un segno che il tema dell’autismo è sempre più sentito e che c’è una grande voglia di confrontarsi e di condividere esperienze. L’incontro ha rappresentato un’occasione importante per approfondire le tematiche legate al disturbo dello spettro autistico e per conoscere le ultime novità in materia di diagnosi, terapia e di supporto alle loro famiglie. Continueremo a lavorare per creare una comunità scolastica e non solo, sempre più accogliente e accessibile per tutti, dove le persone con disturbo dello spettro autistico, possano vivere una vita piena e autonoma; l’autismo è una sfida per tutti noi e solo insieme possiamo costruire una società più inclusiva e solidale, dove ogni persona possa avere la possibilità di esprimere il proprio potenziale”.
Laura De Fabritis conclude “è importante impostare un discorso di rete da subito nell’intervento sui disturbi dello spettro autistico. La famiglia, la scuola, la terapia, le altre agenzie educative del territorio devono integrarsi, attraverso la formazione e la creazione di percorsi condivisi e duraturi, che possano crescere assieme alla persona per poi proiettarla verso una qualità della vita soddisfacente. Il ruolo di un’associazione di volontariato è anche quello di promuovere queste reti, seguendo un principio di sussidiarietà tra gli enti pubblici, come la scuola, l’ASL, i comuni, e gli enti no profit, che si impegnano nel sociale.