Una causa milionaria intentata all’Asl di Latina e alla Regione Lazio: l’azienda sanitaria nomina l’avvocato per difendersi
Lo scorso 15 ottobre, la società Cois srl, tramite il legale di fiducia, ha notificato all’Asl di Latina un atto di citazione promosso dinanzi alla seconda sezione del Tribunale Civile di Roma. Sin qui niente di straordinario, i contenziosi in corso per un’azienda grande e importante come la Asl sono all’ordine del giorno.
La citazione della Cois srl è stato effettuato in qualità di procuratrice speciale della IHC 1908 S.r.l., cessionaria della GIOMI S.p.a. La Cois chiede al Tribunale civile di Roma di condannare la Asl di Latina, in solido con la Regione Lazio, al pagamento dell’ importo “monstre” di oltre 17 milioni di euro: per l’esattezza 17.296.883,28.
La società ritiene di essere creditrice di diverse prestazioni erogate dalla Casa di Cura dell’ICOT, la struttura sanitaria gestita dal gruppo Giomi, per quattro anni dal 2014 al 2018. Anni in cui tali prestazioni non sarebbero state mai pagate.
È stata l’avvocato e Dirigente Asl Rachele Ambrosio, considerate le problematiche e le complessità proprie del procedimento, a chiedere all’Asl di avvalersi di un ulteriore ed elevato supporto giuridico. Ecco perché la Direzione Aziendale ha individuato, nell’elenco degli Avvocati disponibili all’affidamento di incarichi, l’avvocato Vincenza Di Martino del Foro di Roma, già nominata per altri incarichi e interpellata dall’attuale Direttore Generale dell’Asl Silvia Cavalli per i concorsi da cui è scaturito lo scandalo giudiziario.
All’avvocato Di Martino, secondo la delibera firmata dalla Dg Cavalli, andranno come compenso quasi 50mila euro.