CONTRO IL CAPORALATO DEI RIDER: FIRMATO PROTOCOLLO TRA SINDACATI E ASSODELIVERY

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Contro il caporalato dei rider: firmato il protocollo tra sindacati e Assodelivery. Presenti anche l’Assessore al Lavoro di Regione Lazio

È stato sottoscritto oggi il protocollo tra le sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil e Assodelivery, associazione italiana dell’industria del food delivery alla quale aderiscono tutti i maggiori gruppi delle multinazionali presenti sul mercato: Glovo, Deliveroo, Uber Eats e SocialFood.

Si chiama Protocollo quadro sperimentale per la legalità, contro il caporalato, l’intermediazione illecita e lo sfruttamento lavorativo nel settore del food delivery. Presente anche il ministro del Lavoro Andrea Orlando.

Nel Protocollo – spiegano i sindacati – è previsto l’impegno delle aziende aderenti ad Assodelivery ad adottare un modello organizzativo idoneo a prevenire comportamenti scorretti e a non ricorrere ad aziende terze, almeno fino a quando non verrà creato un apposito albo delle stesse piattaforme. Inoltre si prevede la costituzione di un Organismo di Garanzia con il compito di vigilare in posizione di terzietà sulle dinamiche lavorative dei rider e riportare eventuali specifiche segnalazioni alla Procura della Repubblica.

L’organismo di garanzia dovrà interloquire con il tavolo di governance e monitoraggio, al quale partecipano anche i rappresentanti dei lavoratori, oltre che le aziende di food delivery.

Alla firma del Protocollo, oltreché al Ministro Orlano, sedevano al tavolo “Rider x i Diritti” e gli assessori al Lavoro dei Comuni e delle Regioni considerati più vicini al tema. Tra questi anche Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro della Regione Lazio).

“Il protocollo sperimentale firmato oggi dal ministro del Lavoro Andrea Orlando con le organizzazioni sindacali e la piattaforme AssoDelivery – ha dichiarato in una nota Di Berardino – rappresenta una vittoria di civiltà. Per la prima volta a livello nazionale, Governo, Parti Sociali e territorio hanno l’obiettivo comune della tutela dei diritti dei lavoratori che, in alcuni casi abbiamo visto operare in condizioni di sfruttamento e senza garanzie in materia di sicurezza. Da parte nostra, come Regione Lazio, siamo orgogliosi di aver anticipato, due anni fa, un primo importante provvedimento legislativo con la legge regionale del 12 aprile 2019, n. 4 ‘Disposizioni per la tutela e la sicurezza dei lavoratori digitali’. Con questa legge, frutto di un processo di confronto e concertazione con tutte le parti, siamo intervenuti per assicurare diritti fondamentali in materia di Salute e sicurezza, Tutela assistenziale e previdenziale, di Retribuzione e trasparenza contrattuale a tutti i lavoratori che operano con piattaforme digitali, di cui i rider rappresentano la categoria più nota. Con un nuovo bando da 1 milione di euro in pubblicazione entro il mese di aprile, vogliamo promuovere una formazione adeguata in tema di sicurezza e di diritti, nonché fornire supportare i lavoratori affinché lavorino in sicurezza”.

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