Contagi Covid tra la comunità Sikh di Sabaudia. Massimo Celebrin, consigliere comunale di opposizione: “Sindaco, più trasparenza”
LA NOTA – L’emergenza contagi nella comunità indiana di Sabaudia coglie il Sindaco di sorpresa stando alla sua incredibile dichiarazione nel servizio del TG1 delle 20. Com’è possibile? Prima che scoppiasse questa emergenza sanitaria non c’è stato nessun monitoraggio, nessun piano di contenimento dei positivi nonostante spesso fatti di cronaca denunciavano criticità igienico sanitarie presso l’insediamento ex Somal? Come al solito questo Sindaco si mobilita solo quando i fatti arrivano all’attenzione di tv e giornali soprattutto se a livello nazionale.
In queste ore, in quanto Consigliere Comunale, sono stato contattato da molti cittadini che abitano nei borghi e nelle campagne dove risiede la maggior parte dei cittadini sikh lamentando la mancanza di azioni di tutela e d’intervento come se una volta circoscritta mediaticamente la problematica a Bella Farnia non fosse necessario intervenire sul resto del territorio comunale.
Dunque chi e come sta vigilando sulla diffusione del contagio? I cittadini sono spaesati da notizie contrastanti e contradditorie sentendosi sempre più in balia degli eventi.
La mobilitazione del Sindaco arriva addirittura dopo l’interessamento della stampa nazionale e non prima che il Prefetto insieme alla Regione mettessero in campo una strategia operativa per contenere le conseguenze sociali e sanitarie derivanti da un contagio fuori controllo.
La gravità senza precedenti di questo momento storico imporrebbe che le scelte riguardanti la salute della collettività non possano essere appannaggio di questo o quel movimento politico, è necessario il coinvolgimento fattivo di tutti. Tuttavia ogni volta che mi espongo, nel migliore dei casi vengo ignorato, nel peggiore si grida alla polemica strumentale salvo poi vedere confermato che le mie preoccupazioni erano fondate.
Ed ora che replica aspettarci da questi amministratori allo sbando? Qual è la strategia che hanno discusso a porte chiuse per tutti questi mesi a tutela dei cittadini? Una strategia che stando ai fatti ha solo aggiunto emergenza a un’emergenza?
Solo a Bella Farnia nel complesso ex Somal vivono più di 2000 indiani, né dai report della stampa né dalle dichiarazioni del Sindaco è emerso con chiarezza se i tamponi siano stati eseguiti su tutti i residenti, per non parlare degli altri cittadini sikh dislocati su tutto il territorio comunale. Senza contare il problema degli irregolari di cui in questi anni si è continuato a ignorare come se non esistessero.
Ostentare la padronanza della situazione, come emerge dalle dichiarazioni rilasciate alla stampa, è ridicolo ma soprattutto dannoso e controproducente. È lampante e lo dimostrano i risultati che a monte è carente o peggio inesistente una strategia di azione.
C’è bisogno di maggiore trasparenza ed informazione nei confronti di tutti i cittadini specialmente in questioni che riguardano la salute pubblica. Dal silenzio si passa direttamente a decisioni tardive spesso su sollecitazioni esterne da parte di organi sovraordinati. Che questo modus operandi venga messo in campo anche per una battaglia comune, come quella per la salute non è accettabile. La situazione è tale che non ammette né leggerezze né negligenze né opportunismi di parte. Questa è una battaglia che nessuno può vincere da solo