CONSIGLI COMUNALI IN VIDEO CONFERENZA: ECCO LA SITUAZIONE IN PROVINCIA DI LATINA

È l’articolo 73 comma 1 del Decreto Legge n.18 dello scorso 17 marzo, contenente “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, ad ammetterla. Allo scopo di contrastare e contenere la diffusione del virus e fino alla data di cessazione dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei ministri il 31 gennaio 2020, la norma prevede che i consigli dei comuni, delle province e delle città metropolitane e le giunte comunali, che non abbiano regolamentato modalità di svolgimento delle sedute in videoconferenza, possono riunirsi attraverso questa tecnologia, nel rispetto di criteri di trasparenza e tracciabilità precedentemente fissati dal Presidente dell’organo collegiale.

MINTURNO LA PRIMA DELLA SERIE

A Minturno, dopo essere stato approvato apposito decreto dal Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Tomao, il 2 aprile scorso si è tenuta per la prima volta nella storia di questa Provincia una riunione ufficiale della massima assise cittadina in video conferenza. Il Comune, rispettando tutte le precauzioni previste dal Dpcm dell’11 marzo e delle altre normative e ordinanze, ha utilizzato lo strumento della piattaforma digitale. La seduta è stata trasmessa in streaming su www.radioantennaverde.it e all’ordine del giorno vi era come unico punto l’emergenza Covid-19.

Giuseppe Tomao (PD), Presidente del Consiglio a Minturno

FORMIA A SEGUIRE

Giovedì 16 aprile sarà invece il Comune di Formia a far approdare per la prima volta il consiglio comunale sul web. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo che, allargata alla commissione bilancio, ha dovuto prendere atto, dopo l’adozione di uno specifico decreto da parte del Presidente dell’assemblea Pasquale Di Gabriele, di autorizzare lo svolgimento del massimo consesso cittadino da remoto.

Pasquale Di Gabriele, Presidente del Consiglio comunale di Formia nonché esponente del gruppo “Formia Città in Comune” del sindaco Paola Villa

FORMIA E UN BILANCIO DA APPROVARE ANCHE IN VIDEO CONFERENZA

Al Comune guidato da Paola Villa serviva innanzitutto approvare la delibera che autorizzasse le spese effettuate sinora e programmasse quelle da effettuare nei prossimi giorni in aiuto delle famiglie e delle imprese in difficoltà: il bilancio di previsione 2020 insomma.
La bozza del documento contabile era pronta dall’inizio del mese scorso e sarebbe dovuta essere vagliata dal Consiglio nella seduta già calendarizzata il 27 marzo. La massima assemblea cittadina tuttavia non si riusciva mai a riunire a causa dello scoppio della pandemia. A quel punto l’avvocato Di Gabriele è stato costretto a firmare un decreto con cui si stabiliva che i rappresentanti della cittadinanza formiana si sarebbero riuniti subito in video conferenza. Di Gabriele ha messo giù uno strumento di regolamentazione che consente sia la presenza in Consiglio come luogo fisico, sia attraverso piattaforma digitale, sia in modalità mista. Se Minturno e Formia hanno fatto da apripista all’intera provincia, Gaeta e Itri – in quest’ultima realtà l’opposizione sembra intenzionata a sottoporre a breve delle proposte all’attenzione del sindaco Antonio Fargiorgio – risultano non pervenute. 

L’EMERGENZA CHE OBBLIGA LATINA ALLA NECESSITÀ TELEMATICA

A fine marzo, a Latina, il Presidente della massima assise cittadina Massimiliano Colazingari (LBC) aveva disposto analoghe misure straordinarie per la disciplina dei lavori del Consiglio comunale in seguito all’emergenza sanitaria. Il problema del comune capoluogo era del tutto analogo a quello formiano, ovverosia la necessità di approvare un bilancio preventivo il prima possibile. Si tratta ovviamente – aveva dichiarato Colazingari – di misure di carattere temporaneo e rivedibile. Al momento l’ambito applicativo di operatività del Consiglio comunale e delle Commissioni consiliari, si è ritenuto fosse quella della videoconferenza e solo per quanto riguarda le proposte di deliberazione connotate da elementi di assoluta urgenza e indifferibilità sotto il profilo amministrativo e giuridico. Come ad esempio l’approvazione del bilancio preventivo d’esercizio 2020 e i soli atti ad esso collegati e connessi, o deliberazioni in scadenza non procrastinabile e situazioni similari”(vedi: Latina: al via consiglio comunale e commissioni in videoconferenza). Dalle parole di Colazingari emergeva una visione di digitalizzazione delle attività consiliari circoscritta temporalmente al solo periodo emergenziale, e non oltre, e limitata solo a singoli atti fondamentali per la vita amministrativa (come il bilancio). Una concezione così ancorata al vecchio status quo e degna del Metternich da suscitare le reazione dell’opposizione piddina.

Massimiliano Colazingari
Massimiliano Colazingari, Presidente dell’assise civica del comune di Latina

SEZZE DA SKYPE ALLA PIATTAFORMA ANCI

A Sezze da tempo i consiglieri si riunivano in via informale con i membri di Giunta tramite Skype. L’ufficialità delle sedute mancava per via della mancata approvazione del bilancio 2020, resa impossibile dalla diffusione del coronavirus della Sars 2, che avrebbe consentito di impegnare nuove risorse anche per l’individuazione di una piattaforma telematica. In attesa di una soluzione al problema, il Presidente del consiglio Enzo Eramo aveva incaricato, da un lato in via istituzionale, il dipendente comunale Giuseppe Zaccheo; dall’altro in via amichevole, il consigliere d’opposizione Giovan Battista Moraldo, informatico nella vita lavorativa, di individuare la migliore piattaforma sia dal punto di vista della funzionalità che della sicurezza dei dati. 

CONSIGLIO DA REMOTO SENZA PASSARE PER IL BILANCIO

L’impasse è stato superato il 7 aprile quando il segretario comunale Clorinda Storelli, dando seguito a una nota inviata 5 giorni prima da Eramo, ha indicato nella piattaforma messa a disposizione gratuitamente dall’Anci e dall’Asmel la via che avrebbe consentito di dare il là alle commissioni e al Consiglio a distanza. Una soluzione che avrebbe aggirato una preventiva approvazione del bilancio secondo le tradizionali quanto inopportune modalità, in tempi di Covid-19, richiedenti la presenza fisica dei consiglieri presso l’Aula Alessandro Di Trapano.
Il decreto del Presidente del Consiglio del 9 aprile ha quindi reso applicative le sedute degli organi collegiali in via telematica. Non è ancora chiaro quale sarà il sito o la pagina Facebook che proietterà in streaming i lavori.

Sopra il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo (PD), in basso a sinistra il Presidente del Consiglio Enzo Eramo (PD), in basso a destra Giovanni Moraldo (FI).

LEPINI A MACCHIA DI LEOPARDO

Sempre tra i Monti Lepini anche a Priverno e Prossedi è tutto pronto dal punto di vista amministrativo e tecnologico per convocare assemblea e commissioni da remoto. A Sonnino sembra che abbiano predisposto tutti gli atti e la strumentazione, ma al momento la Giunta ha continuato a riunirsi fisicamente. A Bassiano, Roccagorga, Maenza e Roccasecca dei Volsci non c’è ancora alcun segnale di convocazione “digitale”. 

APRILIA, PER ORA SOLO LA GIUNTA 

Per quanto riguarda il nord e centro pontino ad Aprilia è dal 20 marzo che il sindaco Antonio Terra convoca la Giunta in video conferenza, ma il Consiglio ancora non si attiva in connessione. A Cisterna, Pontinia e Sabaudia i consiglieri e la Giunta si sono già confrontati più volte su GoToMeeting e Zoom, ma mancano ancora quei decreti che diano valore di ufficialità e regolino le sessioni da remoto. 

Marco Capuzzo, consigliere M5S a Cisterna di Latina

INNOVAZIONE NON SOLO IN TEMPO DI COVID

Marco Capuzzo, consigliere del Movimento 5 Stelle nella città dei butteri e con un passato professionale in Ibm, Hewlett Packard, Tim e Vodafone, ha un punto di vista molto differente dal suo collega di Latina Colazingari. Per Capuzzo non si tratta di informatizzare e digitalizzare la vita consiliare solo per ovviare all’impossibilità temporanea di riunirsi in un unico spazio durata l’emergenza Covid-19. Capuzzo ritiene che la modalità a distanza potrebbe tornare utile anche all’indomani della fine della pandemia: “Immaginiamo una sera di fine novembre del 2022 in cui sia prevista un’allerta meteo a Cisterna. Secondo le modalità tradizionali davanti all’eventualità di intense piogge il Presidente del Consiglio si trova di fronte a due possibilità: o rinvia la seduta a data da destinarsi oppure obbliga i consiglieri a percorrere con l’automobile in direzione dell’aula comunale strade congestionate dal traffico e ad alto rischio d’incidentalità. A questo si aggiunga come una convocazione in condizioni metereologiche avverse non farebbe altro che contribuire ad ostacolare le arterie principali attraverso cui si muovono gli automezzi dei soccorsi, dalle ambulanze del 118 ai veicoli dei Vigili del Fuoco e della Protezione civile. Solamente la sessione dal pc di casa permetterebbe di scongiurare queste due ipotesi entrambe con implicazioni negative”.

DA GUTENBERG AL DIGITALE

In sintesi per l’informatico pentastellato è necessario comprendere come il rinnovamento della vita amministrativa, anche dal punto di vista tecnologico, abbia dall’emergenza covid-19 tratto la maggiore spinta, ma sia indispensabile a prescindere da essa. Il regno della stampa su carta inaugurato più di mezzo millennio fa da Johannes Gutenberg e Aldo Manuzio, almeno per quanto riguarda la burocrazia, avrebbe quindi i giorni contati? Sì, a meno che i burocrati non abbiano tutto l’interesse a frenare la rivoluzione digitale. Nascondere un documento in un cassetto era prassi frequente quanto il retrodatare una domanda in cartaceo, inserendo magari quest’ultima in quella casella del numero di protocollo lasciata precedentemente. Con l’informatizzazione ogni azione lascia quasi sempre una traccia e barare diventa più difficile. Trasparenza nella Pubblica Amministrazione mai principio fu tanto enunciato rimanendo per lo più inapplicato.

Aldo Manuzio, scrittore e tipografo umanista nato a Bassiano nel 1447 e morto Venezia nel 1515.
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