CONFISCA AL PATRIMONIO DI MANCINI: CASSAZIONE CONFERMA

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La Corte di Cassazione ha confermato la confisca del patrimonio riconducibile al 59enne Fernando Mancini, del valore di oltre 12 milioni di euro, già disposta a maggio di quest’anno dalla Corte d’Appello di Roma

Il provvedimento della Suprema Corte conclude un lungo iter processuale, iniziato nel 2015 con l’operazione “Domus Aurea”, eseguita dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, coordinati della Procura della Repubblica di Velletri, nel corso della quale erano state sequestrate 90 unità immobiliari, gran parte delle quali intestate fittiziamente a “prestanome” e familiari di Mancini, acquistate investendo i proventi dei reati di associazione per delinquere, evasione fiscale, bancarotta fraudolenta, truffa, traffico di stupefacenti e riciclaggio.  

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L’ingente patrimonio – costituito da una villa di 400 metri quadrati con piscina, 41 appartamenti, 35 magazzini, garage, capannoni industriali e terreni, oltre a conti correnti bancari, quote di capitale di alcune società, un’imbarcazione e il rinomato stabilimento balneare “Belvedere”, situato sul litorale nettunese – passa, quindi, definitivamente nella disponibilità dello Stato.

Il provvedimento – conclude la nota – conferma l’efficacia dell’azione svolta dall’Autorità Giudiziaria e dalla Guardia di Finanza di Roma per sottrarre alla criminalità organizzata le ricchezze illecitamente accumulate, a tutela dell’economia legale e degli imprenditori onesti.

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