COMUNALI, POTENTE (ZULIANI SINDACO) SUGLI IMMIGRATI: “MI OCCUPERÒ ANCHE DELLA LORO SALUTE”

Giuseppe Potente
Giuseppe Potente

Comunali Latina, Potente (Lista Zuliani) guarda alla salute di rifugiati. “Subito un sistema di censimento e cura degli immigrati africani”

All’indomani della 107esima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, dedicata quest’anno al tema “Verso un ‘Noi’ sempre più grande” scelto da Papa Francesco, il candidato al Consiglio comunale Giuseppe Potente (ematologo, segretario provinciale del sindacato medici ANAAO Assomed, Responsabile della U.O. di ematologia per gli ospedali di Terracina e Fondi) rilancia sui programmi della lista civica “Nicoletta Zuliani Sindaco” per il settore Sanità. È questo lo strumento – la progettualità del suo impegno politico – che il Dott. Potente ritiene idoneo, costruttivo e intelligente, per replicare alle critiche di alcune esponenti del movimento Latina Bene Comune: critiche relative al giudizio di insufficienza che il candidato Consigliere ha con consapevolezza attribuito agli interventi del Sindaco Damiano Coletta a tutela del diritto alla salute dei suoi concittadini, nel contesto della Conferenza dei Sindaci. 

Al fianco di Nicoletta Zuliani intendo occuparmi, oltreché di salute dei latinensi, anche di salute degli extracomunitari che con noi vivono, parlano, condividono un percorso collettivo. Abbiamo visto recentemente la corsa urgente a vaccinare immigrati indiani irregolari per la variante indiana del Covid-19: è evidente come sia necessario vaccinare parimenti tutta la popolazione di immigrati nord e centro-africani, poiché c’è il rischio di pericolosi focolai di infetti. Con il Sindaco Zuliani, il primo passo da compiere sarà attivare, di concerto con la Asl e la Prefettura, un sistema di censimento e cura di queste persone, per valutare innanzitutto il loro livello di protezione sanitaria (anche per la tubercolosi, endemica nelle loro regioni di provenienza). Ricordo che in quasi tutti i paesi europei per avere il permesso di soggiorno ci vuole una visita medica, mentre in Italia no. Andiamo avanti, allora, verso una comunità più civile“.

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