COMUNALI, COLETTA: “TEATRO DIVENTI LUOGO DI PRODUZIONE CULTURALE”

“Latina 2032 Città della Cultura”, al circolo cittadino il punto con i cittadini e gli operatori del settore. Il sindaco Damiano Coletta: “Teatro diventi anche luogo di produzione culturale”. Avviato il percorso di condivisione per la gestione autonoma post lavori sotto la tutela dell’ente

LA NOTA – “Latina verso il centenario anche come città della cultura, da qui il titolo dell’incontro odierno. Un obiettivo importante, che il sindaco e candidato Damiano Coletta ha proposto alla platea di cittadini e operatori del settore intervenuti al circolo cittadino nella mattinata di oggi per fare il punto sullo stato della cultura in città. Diversi gli interventi nell’incontro pubblico, che ha visto una ampia partecipazione.

I lavori sono stati aperti dall’assessore comunale alla Cultura Silvio Di Francia, che ha ricordato il lungo percorso svolto in questi anni, con la pandemia che ha fatto da spartiacque tra il prima e il dopo. L’assessore ha sottolineato come a Latina il lavoro svolto sia stato sempre in un’ottica rivolta alla città come un punto all’interno di una rete più ampia di condivisione, di costruzione dell’identità collettiva; di ripartenza per quel che riguarda il periodo della pandemia, anche con il contributo del Comune di Latina attraverso i bandi rivolti alle associazioni. L’assessore ha anche sottolineato come la totale assenza di condizioni di sicurezza del teatro ne abbia impedito una riapertura, e come le stesse condizioni di partenza – con una fondazione in bancarotta – non fossero favorevoli allo sviluppo della cultura a Latina. Ecco perché è necessario ripartire dal confronto e dall’ascolto dei cittadini e degli addetti ai lavori.

Il sindaco Damiano Coletta ha dunque lanciato l’idea di un Tavolo di lavoro aperto per la Cultura, attorno al quale riunirsi per impostare una gestione autonoma del teatro sotto la tutela dell’ente comunale. Un lavoro già avviato da alcuni mesi nella commissione consiliare, sul quale oggi si propone uno slancio ulteriore. “Il contenitore è importante, ma lo è anche il contenuto – ha spiegato il sindaco –. Sul contenitore abbiamo lavorato e investito tanto, con un milione e mezzo di euro abbiamo rimesso il teatro in sicurezza dopo decenni di mancata manutenzione e trascuratezza e a breve potremo vederlo di nuovo aperto. Oggi però puntiamo anche sul contenuto: in questo chiamiamo a raccolta la città, come una forma di rivincita per aver dovuto pagare questo dazio pesantissimo della lunga chiusura. La cultura attirerà il turismo e viceversa. Noi puntiamo ad un teatro che non sia uno stipendificio; oggi si assiste alla rievocazione di un certo periodo e si vuole cercare di farlo passare come una buona pratica, esattamente ciò che non è stato, con un grande sperpero di risorse pubbliche. Oggi il nostro obiettivo è ambizioso: creare una modalità di gestione del teatro come contenitore di spettacoli ma anche di produzione della cultura. Mi pongo in ascolto per proposte e suggerimenti, costruiamo insieme questo progetto”.

Nel corso dell’incontro sono anche stati ricordati i punti salienti delle politiche per la cultura portate avanti nei cinque anni di amministrazione Coletta. Oltre ai lavori per il teatro, sia sulla struttura sia sull’avvio della costruzione del contenuto culturale, anche la ristrutturazione della biblioteca comunale (anch’essa in una situazione simile a quella del teatro dal punto di vista della sicurezza e delle certificazioni); la ristrutturazione e riqualificazione digitale del Museo Cambellotti; gli eventi musicali; il progetto integrato delle Città di Fondazione di cui Latina è capofila; l’ampio spazio dato alle associazioni nel prima e dopo pandemia”.

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