Violenta lite domestica: affidato a una comunità il giovane arrestato a Natale scorso dalla Polizia di Stato per il tentato omicidio della madre
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Barbara Cortegiano, su parere favorevole del pubblico ministero Marina Marra e in base alla richiesta dell’avvocato difensore Daniela Fiore, ha concesso la scarcerazione al giovane di 21 anni arrestato nei giorni di Natale a Latina dalla Polizia per aver aggredito violentemente la madre. L’accusa a suo carico è quella di tentato omicidio. Su disposizione del Gip Cortegiano, il giovane viene trasferito in una comunità specializzata in persone con problemi psichici.
A Natale scorso, la Polizia di Stato era intervenuta presso l’abitazione nel centro cittadino di Latina a seguito di una segnalazione pervenuta al 112. Era in atto la violenta lite familiare in cui il giovane aveva preso in mano un coltello.
Appena giunti all’ingresso dello stabile, i poliziotti della Volante erano stati raggiunti da una donna, che presentava numerose ferite da arma da taglio con copiosa perdita di sangue, soprattutto al collo. La malcapitata, in evidente stato di shock, non era in grado di fornire alcuna informazione utile, limitandosi a dire solamente “al terzo piano, al terzo piano”.
I poliziotti, affidata la donna a personale sanitario del servizio Ares 118, erano saliti al piano indicato, rilevando sulle scale condominiali evidenti tracce di sangue che conducevano ad un appartamento in particolare, contraddistinto da una cospicua macchia di sangue sul pianerottolo.
Nella circostanza si era avvicinato un uomo il quale riferiva che nell’appartamento si era barricato il nipote 21enne e, al culmine di una discussione con la madre, aveva prima tentato di strangolarla per poi colpirla ripetutamente con delle grosse forbici e solo grazie al suo intervento la donna era riuscita a divincolarsi e fuggire per le scale.
I poliziotti avevano iniziato un approccio con il ragazzo che, dopo circa dieci minuti, aveva aperto la porta per meglio dialogare con gli operanti i quali lo avevano bloccato tempestivamente, cogliendo l’opportunità concessa. Alla luce delle condotte descritte il ragazzo era stato arrestato per il reato di tentato omicidio e trasferito presso la casa circondariale di Latina a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Barbara Cortegiano, aveva convalidato l’arresto e disposto il carcere nei confronti del ventenne, che soffre di problemi psichici. Al magistrato il giovane aveva spiegato di non sapere per quale ragione aveva agito in tale maniera contro la madre colpita in organi vitali.
