La Polizia di Latina, in collaborazione con la Polizia Locale, ha sequestrato una vera e propria lottizzazione abusiva realizzata a borgo San Michele appartenente al Clan Di Silvio
I poliziotti hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P del Tribunale di Latina Giorgia Castriota su richiesta del sostituto procuratore Giuseppe Miliano e relativo a sei villette realizzate in maniera del tutto abusiva da alcuni appartenenti al noto Clan Di Silvio e ai Di Stefano legati per parentela e organici al sodalizio rom, che vi dimorano stabilmente.
Infatti, un’attività d’indagine svolta dalla Questura e dal Comando Polizia Locale ha scoperto che in una strada secondaria del Borgo, una traversa di Via Monti Lepini, su un lotto di terreno a destinazione agricola, nel corso degli ultimi anni è stato realizzato un vero e proprio complesso edilizio, in assenza di qualsivoglia atto amministrativo e men che meno di autorizzazioni o licenze a costruire.
Questa mattina il provvedimento dell’autorità giudiziaria è stato notificato ai proprietari – si tratta di quattro famiglie della galassia dei Di Silvio, legate tra loro da vincoli di parentela ed un nucleo familiare di loro stretti conoscenti – a cui è stato formalmente intimato di lasciare liberi gli immobili già dai prossimi giorni.
Gli catastali hanno permesso di dimostrare che nel 2017 non cresceva manco un muretto nella zona agricola mentre dal 2020 la situazione è cambiate e ha compromesso l’area creando la lottizzazione abusiva contestata. La particella iniziale è stati, infatti, frazionata, ma rimanendo intestata ai quattro proprietari: un’azione non permessa per i fondi agricoli e che cristallizza il nuovo stato dell’arte in una speculazione edilizia.
Tutti e quattro gli intestatari delle villette sono indagati a piede libero. Si tratta di Alessandro Di Stefano e la moglie Lella Di Silvio, sorella di Costantino “Patatone” Di Silvio; Angelina Di Silvio, figlia del boss Giuseppe “Romolo” Di Silvio, sposata con l’altra fratello dei Di Stefano, Fabio; infine un’altra donna che non risulterebbe, almeno in apparenza, legata né ai Di Silvio né ai Di Stefano.
