CISTERNA. IN MANETTE UNA BANDA DI 3 CROATI: VIVEVANO NEL LUSSO A SANT’ILARIO

Da Le Marche fino a Cisterna: i carabinieri di Fano diretti dal capitano Maximiliano Papale hanno arrestato una banda di croati dedita ai furti

Era una banda nota ne Le Marche: il 14 ottobre scorso aveva commesso un furto a Mondolfo, nella provincia di Pesaro e Urbino, ai danni di alcuni residenti di origine cinese, prelevando 685 euro in contanti in moneta estera.

Domenica mattina, con la collaborazione del Comando dei Carabinieri di Borgo Podgora, a finire in manette sono stati 3 croati di 21, 33 e 37 anni (padre, figlio e cognato) sorpresi nel sonno alle prime ore dell’alba presso la campagna tra il suddetto borgo e Borgo Bainsizza. 

Secondo le indagini, i 3 croati di origine rom avrebbero compiuto furti in tutta Italia. Il 14 ottobre scorso erano giunti nel territorio marchigiano alloggiando in un albergo di Fano con il proposito di mettere a segno dei colpi. La prima impresa non è andata per il verso giusto: sorpresi da una donna cinese all’interno del suo appartamento furono costretti a fuggire scappando per i campi. In quell’occasione, ad essere arrestato fu il quarto componente della banda, un 33enne originario di Caserta.

Per prenderli domenica scorsa, i Carabinieri sono partiti da una segnalazione di un cittadino che aveva notato aggirarsi con fare sospetto un giovane, poi rivelatosi il figlio di uno degli altri due. Il 21enne, noto alle forze dell’ordine, aveva la funzione di palo. In quell’occasione, fu rinvenuta anche l’autovettura usata dai ladri per raggiungere Mondolfo, di proprietà di un prestanome.

Tra i primi accertamenti, sono state analizzate le registrazioni dell’impianto di video sorveglianza della struttura alberghiera in cui si erano recati ad ottobre, dalle quali emergeva come i quattro erano arrivati a bordo di un’Alfa 147.

Dalle immagini è stato identificato, grazie al giubbotto blu che indossava, il più giovane dei tre croati, mentre l’analisi dei tabulati telefonici (e in particolare le celle telefoniche agganciate dai telefoni a loro in uso) e altre attività di intercettazione attivate da subito, hanno permesso di identificare anche gli altri due sodali e di appurare le responsabilità dell’intero sodalizio.

Alla fine tutti e 3 sono stati individuati nelle loro abitazioni a Cisterna di Latina, precisamente a Sant’Ilario, e ristretti in carcere per furto aggravato.

A nessuno dei Carabinieri è sfuggito il lusso in cui i croati vivevano. In una delle abitazioni c’era anche un grosso tappeto di Versace.

Articolo precedente

DESIRÉE MARIOTTINI. AL PROCESSO HA PARLATO IL PADRE: “HO SAPUTO UNO SQUALLIDO RETROSCENA”

Articolo successivo

ISTAT: CALA IL PIL NEL LAZIO, CRESCONO I CONSUMI

Ultime da Giudiziaria