CISTERNA: CONSIGLIO VOTA CITTADINANZA ONORARIA A NORMA COSSETTO

Bandiere a mezz'asta
Bandiere a mezz'asta nel Giorno del Ricordo al Comune di Cisterna

Giorno del Ricordo: il Consiglio comunale di Cisterna vota all’unanimità la cittadinanza onoraria a Norma Cossetto

Il consiglio comunale di Cisterna di Latina, riunito questa mattina in seduta straordinaria e in modalità da remoto, ha votato all’unanimità dei presenti il conferimento della cittadinanza onoraria a Norma Cossetto, la studentessa istriana di 23 anni, catturata e imprigionata dai partigiani slavi nella notte tra il 4 e il 5 ottobre del 1943, che venne lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e, poi, barbaramente gettata nella Foiba di Villa Surani.

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Il consiglio comunale ha onorato il Giorno del Ricordo, istituito nel 2004, per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe, dell’esodo dalle loro terre degli Istriani, Fiumani e Dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Fatti dolorosissimi che contribuiscono a fare del Novecento il secolo delle atrocità, dell’odio razziale, degli stermini di massa. Gli abitanti d’Istria, della Dalmazia e della Venezia Giulia, durante la Seconda Guerra Mondiale, passarono da una dittatura all’altra, sommando alle barbarie nazifascista quella comunista.

Fatti, purtroppo, a lungo ignorati, e questo ha aggiunto sofferenza a coloro che li hanno vissuti in prima persona, e a tutti gli italiani perché ogni negazione della Storia è motivo di profonda vergogna, soprattutto quando a pagarne le conseguenze, come in questo caso drammatiche, sono inermi e inconsapevoli civili. La funzione imprescindibile del Giorno del Ricordo, il 10 febbraio, e della Giornata della Memoria, il 27 gennaio, è quella di non dimenticare la lezione che la Storia ci ha dato, di non cadere nell’oblio.

È stata inoltre ricordata Ilaria Stefanutti, cisternese di adozione, nata a Montona provincia di Pola, in Jugoslavia, il 3 maggio 1945. Scoperto che dei parenti erano stati infoibati e il papà malmenato perché non aveva accettato di sottostare alla dittatura di Tito, la famiglia a piedi raggiunse il campo profughi di Barletta e poi, su un treno merci, quello di Latina, vivendo e dormendo in grandi camerate, divise da teli e in precarie condizioni igieniche. Sposata, Ilaria nel 1969 si trasferì a Cisterna dove tuttora vive con la sua famiglia, felice di essere ed essersi sempre sentita italiana.

Successivamente, sono state affidate ai lavori della IV commissione consiliare (pubblica istruzione, cultura, sport, turismo e spettacolo) le definizioni delle modalità istituzionali per celebrare la Giornata della Memoria e il Giorno del Ricordo, omaggi che quest’anno non si sono potuti rendere a causa delle restrizioni legate alla pandemia. Sugli edifici pubblici, sono state esposte le bandiere a mezz’asta in memoria delle vittime delle Foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale.

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