CISTERNA AMBIENTE, IL SINDACO LIQUIDA IL PRESIDENTE DEL CDA LIBRALATO

Valentino Mantini
Valentino Mantini

Cisterna Ambiente, il sindaco Valentino Mantini revoca dall’incarico il Presidente del Consiglio d’Amministrazione Giorgio Libralato

Il Sindaco Valentino Mantini ha revocato dall’incarico il Presidente del Consiglio d’Amministrazione dell’Azienda Speciale Cisterna Ambiente, Giorgio Libralato.

“Ho ricevuto ed esaminato, come annunciato, le osservazioni del Presidente del CdA, che non hanno modificato la decisione già presa con il preavviso di revoca dello scorso 27 novembre – ha dichiarato il Sindaco di Cisterna Valentino Mantini –. L’Azienda Speciale ha bisogno di un cambio di passo perché lo stato della raccolta dei rifiuti è sotto agli occhi di tutti. La mia comunità merita molto di più e per questo abbiamo il dovere di migliorare il servizio che non è stato all’altezza delle nostre aspettative. Ricordo ancora una volta che Cisterna ha una delle percentuali più basse dell’intera provincia di Latina per la raccolta differenziata”.

Giorgio Libralato
Giorgio Libralato

Così, in uno stringato comunicato stampa, il primo cittadino di Cisterna di Latina ha liquidato Giorgio Libralato, dopo averlo preannunciato, in diretta streaming, nel corso del consiglio comunale dello scorso 27 novembre.

Già dimesse i due membri del Consiglio di Amministrazione della Cisterna Ambiente, Ornella Pistolesi (ex consigliera comunale ad Aprilia), nominata in quota Gruppo Innamorato (Pd) e Stefania Ramiccia (ex consigliera comunale col Nuovo Centro Destra), in quota della lista “Conosco Cisterna”, che hanno protocollato e inviato le lettere con cui hanno rassegnato le loro dimissioni volontarie. 

Una scelta covata da settimane e che oggi è arrivata a compimento. Che dietro queste scelte ci siano nuove alleanze politiche in supporto al Sindaco, è un retroscena che circola da settimane: la Cisterna Ambiente, l’azienda speciale del Comune che si occupa di rifiuti, utilizzata come testa d’ariete per giustificare nuove combinazioni politiche, forse.

Fatto sta che, dopo il benservito del sindaco, era arrivato anche quello dell’intera maggioranza, compresi i 5Stelle, che avevano proposto la nomina di Libralato alla guida del cda di Cisterna Ambiente. Una bocciatura pesante, se si considera che era stata firmata dal capogruppo dei 5Stelle a Cisterna, Elio Sarracino, senza nessuna presa di distanza pubblica da parte dell’assessore all’ambiente, Marco Capuzzo, pentastellato anche lui ed esponente di rilievo a Cisterna che, nella contesa Mantini-Libralato, è rimasto sempre silente.

Dopo il primo benservito, il tecnico ambientalista, originario di Pontinia, non aveva lesinato critiche a una scelta (quella di rimuoverlo dalla guida dell’azienda) che non appariva sorretta dai fatti, tanto che, a distanza di pochi giorni, con un comunicato “giravolta”, i pentastellati avevano fatto marcia indietro, ribadendo la fiducia a Libralato come Presidente dell’azienda speciale.

Un tentativo piuttosto maldestro, in un contesto ormai irrecuperabile e compromesso: Libralato era stato già fatto fuori. È probabile che lavorare di politica, col fioretto, lo avrebbe salvato, ma la tenuta ondivaga dei pentastellati ha impresso una svolta negativa per Libralato.

Ora, al netto di ricorso a carte bollate, con il possibile profilarsi di una causa civile, per il tecnico di Pontinia non rimane che la revoca.

Nel decreto di revoca del Sindaco, si legge che “il Presidente Giorgio Libralato ha assunto decisioni senza il dovuto processo consultivo con le altre due componenti del Consiglio di Amministrazione, intaccando la collaborazione e la fiducia reciproca e compromettendo il corretto funzionamento del Collegio, atteso che le dimissioni di una componente del Consiglio di Amministrazione sono motivate in ragione dell’impossibilità di poter dare attuazione ai compiti assegnati per forti contrasti con la figura del Presidente”.

Inoltre, “Libralato ha ripetutamente dimostrato (e confermato da ultimo nelle sue argomentazioni) la mancanza di allineamento con la visione strategica e gli obiettivi individuati dall’Amministrazione Comunale, in aperto contrasto con l’art. 12 dello Statuto, per il quale è compito del Consiglio di Amministrazione rispondere del funzionamento complessivo dell’Azienda, mentre spetta al Presidente ai sensi del successivo art. 17, il compito di assicurare l’attuazione degli indirizzi del Consiglio comunale e vigilare sia sull’andamento dell’Azienda, sia sull’operato del Direttore Generale”.

Dal canto suo, Libralato rivendica che il sindaco non ha mai risposto a nessuna delle sue considerazioni e osservazioni, arrivate dopo la revoca dell’incarico. Ad ogni modo, prima della nomina di un nuovo consiglio d’amministrazione, Libralato rimarrà alla guida dell’azienda speciale.

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